San Benedetto, Liberati portato
in carcere a Banjul e interrogato per ore

Il peschereccio Idra Q sequestrato in Gambia
Il peschereccio Idra Q sequestrato in Gambia
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Giovedì 14 Maggio 2015, 19:33 - Ultimo aggiornamento: 15 Maggio, 22:06
SAN BENEDETTO - Il marittimo sambenedettese Massimo Liberati è stato riportato per alcune ore nel carcere di Banjul per essere interrogato. Mercoledì pomeriggio alcuni militari si sono presentati sull'Idra Q imponendo a Liberati di seguirlo sulla terraferma e di raggiungere con loro il carcere.

Sono state ore di paura per il il direttore di macchine dell'Idra Q, che all'interno del carcere, si sarebbe trovato di fronte a due ufficiali dell'esercito dello stato africano per essere nuovamente interrogato. Quindi è stato riportato a bordo del peschereccio. Quello che è accaduto rappresenta la conferma della strategia della tensione che la milizia gambiana sta portando avanti su questa vicenda.

Sono sempre di più le voci che invocano un intervento della diplomazia italiana per una situazione che, giorno dopo giorno, si fa sempre più disperata. La società armatrice sta mantenendo il massimo riserbo su tutta la vicenda e Federico Crescenzi, uno dei titolari dell'azienda truentina, si trova ancora in Gambia da dove, da tre mesi, segue tutto l'evolversi della situazione.

La vicenda dell'Idra Q era infatti iniziata a febbraio quando il peschereccio fu costretto ad entrare nel porto di Banjul, dove sarebbe stato poi posto sotto sequestro, a causa di una rete rinvenuta a bordo le cui maglie sarebbero state troppo larghe. Al sequestro, un paio di settimane dopo, seguirono gli arresti del comandante della nave Sandro De Simone e del direttore di macchine Massimo Liberati. Quest'ultimo uscì dopo una settimana di relucsione. Per De Simone furono invece necessari quindici giorni. Nonostante le loro scarcerazioni e una sentenza dell'Alta Corte gambiana che ha dato la libertà a barca ed equipaggio, la milizia locale continua a impedire la partenza del natante dal porto di Banjul.
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