San Benedetto, l'accusa di Luciana Barlocci (consigliera di maggioranza): «Il sindaco mi vuole cacciare»

San Benedetto, l'accusa di Luciana Barlocci (consigliera di maggioranza): «Il sindaco mi vuole cacciare»
San Benedetto, l'accusa di Luciana Barlocci (consigliera di maggioranza): «Il sindaco mi vuole cacciare»
di Alessandra Clementi
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Mercoledì 4 Gennaio 2023, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 16:50

SAN BENEDETTO - «Il sindaco Spazzafumo modifichi il regolamento comunale, secondo i propri standard, se vuole escludermi. Io resterò fra le fila della maggioranza e all’interno della lista Rivoluzione civica, suo (e loro) malgrado nonostante ci si affanni ad evitare il confronto fra i consiglieri, continuando a convocare giunta e capigruppo per scongiurare la mia annosa presenza». 
È una sfida quella che la consigliera Luciana Barlocci lancia al primo cittadino di fronte alla propria epurazione dalla maggioranza. Esclusa dalla chat della coalizione e non invitata alle riunioni, la Barlocci si toglie più di un sassolino dalle scarpe in uno sfogo che non risparmia nessuno e soprattutto preannuncia turbolenze per la maggioranza Spazzafumo. 

 

«La protervia del sindaco – afferma l’esponente di Rivoluzione - di ribadire ancora una volta la mia epurazione dalla maggioranza inizia ad assumere contorni grotteschi. Ad oggi non si comprendono i motivi di tanto accanimento sulla mia persona. La stessa “scure” di cui fui vittima il 25 febbraio 2022, quando decisi di abbandonare la lista Libera per approdare a Rivoluzione Civica. In quell’occasione il sindaco tentò di impormi il passaggio all’opposizione, rea di aver indebolito la lista che lo aveva espresso». 

A questo punto la Barlocci ripercorre il suo impegno profuso dalla campagna elettorale a oggi, cominciando proprio da quel gennaio 2021 che l’ha vista sposare un progetto nuovo al fianco di Spazzafumo. «Per 10 mesi di campagna elettorale – spiega il consigliere di Rivoluzione civica -sono stata a disposizione dell’intera coalizione. Ho organizzato tavoli di lavoro per la redazione del programma, incontri con le associazioni e con i cittadini. Ho convinto persone a candidarsi che hanno riposto in me la propria fiducia e che non sapevano nemmeno chi fosse Antonio Spazzafumo. Ho consapevolmente fatto tutto, spinta da un forte spirito idealistico senza mai chiedere nulla in cambio; al contrario mi è stato offerto, in diversi momenti e situazioni, ma ho sempre rispedito al mittente». 

La Barlocci prosegue ricordando: «Il sindaco non potrà mai smentire tutte le volte che in maggioranza ed in privato ho sollecitato un suo intervento congiunto a quello dell’assessore Capriotti in merito allo strano “andamento” del cantiere della piscina, a partire dai lavori iniziati con 4 mesi di ritardo.

Può forse smentire il sindaco di quanto mi sia battuta per ottenere gli aiuti alle famiglie per il caro bollette, quando in sede di discussione l’assessore Sanguigni non aveva procurato nemmeno un euro? Oppure quando ho chiesto che la cifra per le luminarie fosse dimezzata rispetto alla richiesta iniziale di 80 mila euro da parte dell’assessore Camaioni? Può forse il sindaco trovare anche un solo caso dove io, abusando del mio ruolo, abbia chiesto oppure ottenuto favori personali o per terze persone a me riconducibili?». Infine la Barlocci rivendica anche il suo ruolo di consigliere provinciale e di come sia riuscita a intercettare 60milioni di euro destinati all’edilizia scolastica. «Investimenti – sottolinea la consigliera - in parte destinati ai plessi degli istituti superiori sambenedettesi che non hanno precedenti nella storia di questa città e di tutto il territorio Piceno».

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