I concessionari pronti al ricorso: «Vogliamo pagare i metri di spiaggia in più». C’è tempo fino al 1° aprile per terminare i lavori

La commissione balneari riunita in sala consiliare
La commissione balneari riunita in sala consiliare
di Alessandra Clementi
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Martedì 28 Febbraio 2023, 07:30

SAN BENEDETTO - I lavori per l’adeguamento degli stabilimenti saranno possibili solo fino al prossimo 1° aprile, quindi i tempi sono strettissimi e ancora la questione riguardante gli ombrelloni e l’arenile presentano diverse zona d’ombra. Interventi per cui basteranno semplici istanze e non un adeguamento al Piano di spiaggia, ma i concessionari sono pronti a presentare ricorsi. 

 
La seduta


È quanto emerso dalla commissione urbanistica di ieri, mentre oggi è previsto un nuovo incontro tra il Comune e le associazioni di categoria. «Estendere le superfici con concessione suppletiva non era facile- ha affermato l’assessore all’urbanistica Bruno Gabrielli - ma per fortuna siamo riusciti a fare in modo che chi lo desidera può estendere la propria concessione demaniale.

Sarà necessario avere alcuni requisiti a cominciare dal Piano di spiaggia in vigore e dai servizi in possesso.

Uno chalet, inoltre, comprende più attività non solo balneari ma anche ristorazione, quindi bisogna considerare il tutto». Il capogruppo dei Verdi Paolo Canducci ha sottolineato il problema dell’applicazione dell’articolo 8 del Piano spiaggia secondo cui chi vuole ampliare si deve adeguare realizzando un numero superiore di bagni. Va detto che non è obbligatorio adeguarsi in generale al Piano, ma se l’arenile è cresciuto si può richiedere un ampliamento dell’estensione pagando. Ma chi chiede l’estensione è come se chiedesse l’adeguamento al Piano?

«Secondo me no - spiega ancora il consigliere che è anche avvocato -: il diritto di chiedere l’estensione prescinde dal Piano spiaggia. Strumento quest’ultimo che prevede che ogni modifica deve essere richiesta e motivata presso la conferenza dei servizi e senza variante. Se è sufficiente una conferenza dei servizi, perché ritenete che ci voglia un adeguamento? E soprattutto perché si parla di altezze dei bagni?». Da qui la replica del dirigente Giorgio Giantomassi: «L’adeguamento noi non lo chiediamo ma un procedimento che prevede istanze e in sede di conferenza dei servizi saranno valutate le opere da fare in base alle richieste, caso per caso». 


Le richieste


«Non sono mai stato interpellato su questo argomento – ha tuonato Peppe Ricci dell’Itb - C’è un danno erariale per il demanio limitare la recettività delle spiagge. Faremo un ricorso, ci rivolgeremo in tribunale per denunciare quanto si sta verificando in questa città. Se si riproporrà la situazione dell’anno scorso in cui abbiamo dovuto mandare via dalla spiaggia intere famiglie. La spiaggia fino a 5 metri dalla battigia è pertinenza della concessione».
 

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