San Benedetto, chalet venduti all'asta
Settimana decisiva per la Riviera

San Benedetto, chalet venduti all'asta Settimana decisiva per la Riviera
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Martedì 1 Dicembre 2015, 08:26
SAN BENEDETTO - Settimana forse decisiva per il futuro degli stabilimenti balneari a rischio d'asta dal prossimo 1 gennaio.
Tra due giorni la Corte di Giustizia Europea si riunisce per decidere sui ricorsi presentati contro la proroga che ha esteso al 2020 la durata delle concessioni balneari italiane e un verdetto favorevole alle due società che hanno impugnato la legge significherebbe quasi certamente l'arrivo delle aste.

"Senza un provvedimento del governo le concessioni decadranno - spiega Giuseppe Ricci, presidente dell'ITB - per legge una concessione decaduta va ad evidenza pubblica, è automatico. Il fatto più grave è che la stessa categoria ancora non ha capito il rischio gravissimo che corriamo. Noi come associazione che non ha grandi numeri né introiti abbiamo fatto il massimo che potevamo. Sabato tireremo le somme".

Sabato pomeriggio è infatti in programma all'Hotel Progresso dalle 17.30 il convegno nazionale di fine anno dell'ITB Italia al quale l'associazione ha invitato numerosi rappresentanti politici, dal sottosegretario all'economia PierPaolo Baretta all'assessore regionale al turismo Moreno Pieroni, passando per la senatrice Manuela Granaiola, prima firmataria del gruppo interparlamentare per la tutela delle piccole imprese balneari, i senatori Maurizio Gasparri, Gianmarco Centinaio e Remigio Ceroni, gli onorevoli Ignazio Abrignani, Luciano Agostini, Paolo Petrini, Sergio Pizzolante e Carla Rucco. Seguirà in serata l'appuntamento conviviale al ristorante “ Da Federico”.

La speranza naturalmente è che la Corte europea rigetti i ricorsi, dando così al settore balneare altri 5 anni di respiro nell'attesa che il governo vari un provvedimento ad hoc sulla questione Bolkestein.


"A metà novembre siamo stati a Bruxelles dove abbiamo incontrato diversi europarlamentari tra i quali Lara Comi e Marco Valli - dice Ricci - Tutti sono stati chiari, è l'Italia che deve muoversi. Vedremo anche se qualcosa per noi arriverà dalla pioggia di emendamenti presentati per la legge di stabilità. Se ci fosse sentore negativo sulla decisione della Corte ci aspettiamo che il governo prenda un provvedimento prima della fine dell'anno o almeno ci dica cosa intende fare per tutte queste persone che rischiano di perdere tutto. Ma, ripeto, essenziale. è impoirtanbte farsi sentire. Se non ci vedono uniti e arrabbiati, arrivare a una soluzione che eviti le aste sarà più difficile. L'invito al nostro convegno è esteso a tutti".

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