Sull’Ascoli Mare tornano gli autovelox, un appalto milionario per la gestione. E non mancano polemiche

I lavori per impiantare il nuovo autovelox
I lavori per impiantare il nuovo autovelox
di Laura Ripani
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Venerdì 23 Aprile 2021, 02:15 - Ultimo aggiornamento: 15:54

SAN BENEDETTO - Automobilisti di Marche e (presto, se tornerà la zona Gialla ) Abruzzo attenzione: gli autovelox stanno tornando. Dopo alcuni mesi di stop, infatti, sulla soprelevata dell’Ascoli mare nei pressi del confine di regione l’impresa incaricata sta montando le macchinette infernali che hanno pizzicato negli anni di proprio onorato servizio tanti cittadini ritardatari o distratti i quali si sono permessi di affondare il pedale oltre gli 80 chilometri l’ora.

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Le condizioni
E se gli odiati marchingegni torneranno a funestare i portafogli di chi non vi farà abbastanza caso, vale la pena mettere in evidenza che, in un modo o nell’altro, un po’ tutti i cittadini della Provincia di Ascoli verseranno il proprio obolo perché la base d’asta stabilita due ani fa con procedura di carattere europeo è di 5,5 milioni anche se poi la provincia, con il presidente Sergio Fabiani si è già premunita di aggiungere la considerazione che «presumibilmente alla fine sarà decurtata del 50%» e che le motivazioni per l’uso degli autovelox sono finalizzati alla sicurezza.

Sarà. Ma i dubbi degli automobilisti sono gli stessi che ha evidenziato nei giorni scorsi il segretario provinciale di Italia Viva, il sambenedettese Gianluca Pompei che si chiede come mai la Provincia in un momento come questo debba spendere «soldi pubblici per prendre a noleggio, su una base d’asta di 5,5 milioni 5 autovelox che dovranno essere restituiti a fine contratto o si dovrà prolungarlo e venga affidata alla stessa ditta anche la gestione dei contenziosi che sarebbe stato più economico gestire in maniera pubblica». 


Il messaggio
Insomma, non sarebbe stato proprio questo il momento adatto: «È un brutto messaggio - aggiunge Pompei - che proprio di questi tempi la Provincia spenda tanti soldi per questi impianti. Certo, mi rendo conto che la gara è stata bandita due anni fa ma proprio per questo motivo c’era tutto il tempo per evitare che appunto si spendessero tutti questi soldi».

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