Infiltrazioni di microcemento, il nuovo lungomare di Grottammare ha già le crepe. Insorge l'opposizione

Le crepe sul lungomare
Le crepe sul lungomare
di Luigina Pezzoli
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Venerdì 23 Giugno 2023, 03:45 - Ultimo aggiornamento: 10:43

GROTTAMMARE - «L’impresa esecutrice sta già provvedendo a sistemare le crepe in alcuni tratti della pavimentazione». Non si lascia attendere la risposta del sindaco Alessandro Rocchi e dell’assessore ai Lavori Pubblici Manolo Olivieri dopo le critiche sollevate da Marco Sprecacè capogruppo della lista “Grottammare c’è” in merito ai lavori sul lungomare della Repubblica. 

 


 
«L’impegno che l’amministrazione aveva preso con i cittadini di Grottammare è stato mantenuto. Il lungomare è aperto da più di un mese - proseguono il sindaco e l’assessore - E’ stato realizzato quasi il cento per cento del lavoro. In questi giorni, senza nessun aggravio di spese, le ditte stanno sistemando gli ultimi dettagli. E’ quasi terminata la finitura della gratinata che si trova di fronte al circolo Tennis che prevede un trattamento con cinque strati di resina e uno di vernice. Inoltre saranno posizionati ulteriori sette cestini per la raccolta dei rifiuti e sei panchine di cui due con fioriere che andranno ad aggiungersi a quelle già esistenti.

Sarà installata l’illuminazione a led nella seduta dei vivaisti. Per quanto riguarda le crepe createsi in alcuni tratti della pavimentazione, dovute al fenomeno della dilatazione termica, la ditta esecutrice sta già intervenendo con infiltrazioni di microcemento». 

La riqualificazione da 2 milioni
 

Il valore della riqualificazione è di circa due milioni di euro. L’intervento è di tipo conservativo e ha interessato l’intero tratto del lungomare della Repubblica: 560 metri, da piazza Kursaal fino all’incrocio con via Ballestra, su entrambi i lati est ed ovest. Il lungomare ospita le sei panchine letterarie che raccolgono citazioni dal patrimonio culturale locale, arredi come cestini, panchine smart, che permettono la ricarica di dispositivi elettronici e i 31 stalli per le biciclette. Trovano quindi sistemazione, per alcuni mesi, negli slarghi riqualificati del viale marino centrale due sculture di Pericle Fazzini: il “Giovane che declama” e il busto di Mario Rivosecchi. «Avevamo promesso un nuovo lungomare alla città e nonostante le numerose polemiche esternate attraverso i social, amplificate poi dalla campagna elettorale, siamo riusciti a renderlo fruibile per la stagione estiva – concludono Rocchi e Olivieri - Non dimentichiamo che ci sono stati anche gli anni del Covid che hanno bloccato l’Italia intera».

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