I contagi tra i banchi fanno paura: 55 positivi tra gli studenti e 12 tra il personale, tre licei chiusi

I contagi tra i banchi fanno paura: 51 positivi tra gli studenti e 15 tra il personale, tre licei chiusi
I contagi tra i banchi fanno paura: 51 positivi tra gli studenti e 15 tra il personale, tre licei chiusi
di Alessandra Clementi
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Mercoledì 7 Ottobre 2020, 02:05 - Ultimo aggiornamento: 10:02

ASCOLI - Il contagio tra le pareti delle aule scolastiche inizia a fare davvero paura. Nella giornata di ieri due summit, uno in Ascoli e uno a San Benedetto, che hanno visto protagonisti i dirigenti scolastici, il direttore dell’Area vasta 5 Cesare Milani e il primario di Igiene, Epidemiologia e Sanità pubblica Claudio Angelini coordinati dai sindaci Marco Fioravanti e Pasqualino Piunti.

Intanto per questa mattina il prefetto Rita Stentella ha organizzato un tavolo provinciale per l’ordine e la sicurezza, da svolgere da remoto, con tutti i sindaci per discutere delle misure di contenimento del contagio da far rispettare tra la cittadinanza. 
 
Lo scenario ascolano 
Situazione preoccupante nella città di Ascoli che conta 55 casi di positività tra gli studenti e 12 tra docenti e personale Ata. Tre i licei che rimangono chiusi quali il Liceo Scientifico Orsini, il Liceo Artistico Licini e il Biologico Mazzocchi assieme ad altre classi in quarantena. Da qui la riunione che si è svolta ieri all’Arengo alla presenza del sindaco Marco Fioravanti, dei rappresentanti dell’Ufficio scolastico, i presidi, il primario Angelini, il direttore dell’Area vasta Cesare Milani e del direttore di distretto Giovanna Picciotti. Per ora nessuna chiusura degli istituti superiori con didattica da remoto come era stato paventato in un primo momento, ma la situazione continuerà a essere monitorata. «Siamo preoccupati e l’allerta deve rimanere alta – spiega il primo cittadino Fioravanti – ma va detto che nel Piceno stiamo processando la metà dei tamponi che si stanno facendo a livello regionale. Questo significa l’elevato numero di positivi è dato proprio dai tanti tamponi effettuati e tra 20 giorni noi ci troveremo in una situazione migliore rispetto alle altre zone delle Marche. La chiusura degli istituti superiori non è di nostra competenza ma dovrà deciderlo il Ministero». Intanto il Comune ascolano ha dato la massima disponibilità a organizzare al meglio la didattica in sicurezza ma soprattutto ha richiesto tamponi veloci all’Asur in modo da processare il maggior numero di studenti e docenti. 

Il decalogo 
A San Benedetto la situazione è più tranquilla sotto il profilo dei contagi nelle scuole, con due scuole chiuse per un giorno e subito riaperte, ma pur sempre importante e preoccupante. Da qui l’incontro, simile a quello svoltosi nel capoluogo di provincia, che si è tenuto nel Comune rivierasco dove convocati dal sindaco Pasqualino Piunti si sono ritrovati intorno a un tavolo le dirigenti degli Isc Nord, Centro e Sud rispettivamente Giuseppina Carosi, Laura D’Ignazi e Franca Mafalda Cecchini, assieme al primario Igiene, Epidemiologia e Sanità pubblica Claudio Angelini e in rappresentanza dei dirigenti delle scuole superiori la preside Stefania Marini del Liceo Scientifico Rosetti. 

L’incontro 
Un incontro nel corso del quale sono state vagliate le diverse ipotesi di contagio che possono crearsi all’interno di un istituto scolastico. Quindi vari scenari a partire da un contagio singolo per classe, due o più casi di contagi, il caso che potrebbe vedere il contagio da parte del dirigente, dei docenti o del personale Ata o della segreteria, quindi la positività sia di bambini all’interno di una scuola dell’infanzia che delle primarie. Insomma diverse situazioni che potrebbero venirsi a creare visto il contagio sempre più in crescita anche in Riviera. Diversi i quesiti posti dai dirigenti scolastici al primario Angelini sul comportamento da tenere e sulle varie situazioni che possono venirsi a creare in ambito scolastico. Da qui l’impegno assunto dall’Asur di stilare quanto prima una sorta di protocollo con tutte le regole a cui attenersi a seconda degli scenari che si verranno a creare nelle scuole cittadine. 

L’appello 
Da parte del sindaco Piunti l’appello ad assumere i giusti comportamenti che nella prima fase del contagio avevano reso la Riviera come zona virtuosa, visto che oggi ci si ritrova con una provincia tra le più contagiate. «Anche se San Benedetto ha un numero di casi inferiore rispetto ad Ascoli – ha affermato Piunti - dobbiamo ricordarci che viviamo in uno stesso territorio e che la fine del lockdown non doveva essere vissuto come un tana libera tutti».

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