«I giovani sono le uniche energie rinnovabili», pillole di futuro secondo le università

Un momento del convegno
Un momento del convegno
di Marco Vannozzi
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Domenica 6 Novembre 2022, 07:05

ASCOLI «Senza università i nostri territori muoiono. Se gli studenti si allontanano, se ne vanno i residenti del futuro». Così il rettore della Politecnica delle Marche, Gian Luca Gregori, durante il convegno “Esperienze territoriali e università: quale sinergia”, in scena al teatro Filarmonici, organizzato dal Rotary Club di Ascoli. 

 
Lo sviluppo
Lo sviluppo economico, culturale ed imprenditoriale del Piceno. È questo il focus dell’incontro. «Crisi finanziaria, sisma, Covid ed effetti, bonus 110, dipendenza dalle catene di fornitura internazionali, scarsità e costo delle materie prime, guerra, costi energetici, inflazione, costo del denaro con effetti sulla logistica, packaging e spettro recessione: in realtà una tempesta più che perfetta.

Nasce da qui l’importanza della pianificazione strategica e anche tattica», aggiunge Gregori. E poi il rettore della Politecnica passa ad esaminare i dati. La popolazione: «Una situazione preoccupante: le previsioni demografiche sono negative. Tranne il Trentino, le altre regioni hanno perso e perdono molto - spiega -. L’invecchiamento della popolazione è un altro problema: 2,1 anziani per giovane nelle Marche (a livello italiano 1,8). Dobbiamo ragionare su una strategia di mantenimento ma anche di attrattività: se non attraiamo flussi non andiamo da nessuna parte». 


Il sistema
L’importanza del sistema imprese è sotto la lente. «Dobbiamo valorizzarle e tutelarle. Le imprese stanno diminuendo: -9% nelle Marche a livello complessivo dal 2010 al 2022. Quelle artigiane soprattutto registrano dati molto negativi. Un aspetto positivo? Abbiamo un tasso di imprenditorialità elevato, attorno al 10%». Un altro lato oscuro della medaglia è invece quello della disoccupazione. «Ha andamenti differenti, ma il tasso di quella giovanile è molto preoccupante», sottolinea Gregori. E poi il turismo: «Sta ripartendo come ha sempre fatto dopo ogni crisi. Il problema? Il basso tasso di internazionalizzazione e delle presenze turistiche nel nostro territorio: le Marche sono quartultime in Italia». 
Il parterre
Ci sono anche i rettori Maurizio Oliviero (Perugia), Edoardo Alesse (L’Aquila) a dibattere sul contributo delle università allo sviluppo del territorio. Sotto i riflettori Hamu, l’Hub interregionale Abruzzo Marche Umbria: un Centro Italia visto come collante tra Nord e Sud. «Un’opportunità per tutto il Paese. Le università sono un investimento per il territorio, ma innanzitutto un luogo di cultura – dichiara Oliviero -. I nostri giovani sono il presente. Sono le uniche energie rinnovabili».

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