Le liste d’attesa all’Ast: quasi quattromila visite da aumentare nel 2024

Le liste d’attesa all’Ast: quasi quattromila visite da aumentare nel 2024
Le liste d’attesa all’Ast: quasi quattromila visite da aumentare nel 2024
di Mario Paci
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Domenica 7 Aprile 2024, 04:00 - Ultimo aggiornamento: 9 Aprile, 15:07

ASCOLI Ben 1,7 milioni di euro per ridurre le liste d’attesa è il fondo che la Regione ha assegnato all’Ast 5, all’interno del suo plafond. Il piano nasce dall’esigenza di ottemperare all’obbligo di rispettare i tempi di erogazione in base alla priorità prescritta di tutte le prestazioni previste (90% dei tempi) e dalla necessità di recuperare le prestazioni non erogate durante l’emergenza pandemica.

Gli indirizzi

Il piano messo a punto dalla Regione ha definito alcune linee di indirizzo tra queste, la verifica della domanda, delle prenotazioni e delle prese in carico con cadenza giornaliera, l’attivazione dell’overbooking per tutte le agende dei primi accessi, delle visite specialistiche e degli esami di diagnostica strumentale e la verifica dell’appropriatezza delle prescrizioni da parte dei medici di base e dei pediatri.

Ma come si strutturerà sul territorio piceno questa strategia? Prima premessa: non si tratta di fondi aggiuntivi ma si è fissato il limite di spesa per l’attivazione delle misure volte al recupero delle liste di attesa per una quota non superiore allo 0,4% del budget cui concorre lo Stato nel 2024. Dando qualche numero si prevede ad esempio di programmare in più 262 mammografie, 825 Tac, 1.057 ecografie, 451 ecocolordoppler, 166 elettromiografie, 319 endoscopie, 97 risonanze magnetiche, 3.864 visite specialistiche. Ma come raggiungere questi obiettivi se il personale sanitario è ridotto all’osso?

«Ci muoveremo su due linee, a cominciare dal monitoraggio dell’appropriatezza prescrittiva delle ricette - afferma la direttrice generale dell’Ast, Nicoletta Natalini - L'inappropriatezza prescrittiva può essere dovuta ad un dosaggio inappropriato, alla durata del trattamento, all'utilizzo in circostanze controindicate e, molto spesso, ad una potenziale interazione farmacologica. C’è insomma bisogno di un maggiore monitoraggio delle ricette che sarà concordato assieme ai medici di medicina generale». C’è anche da sottolineare che, con l’aumento spropositato di denunce nei confronti dei camici bianchi, molti medici di base, per tutelarsi, prescrivono una marea di esami, molti dei quali poi si rivelano inutili e costosi, proprio per non finire sotto inchiesta per negligenza. «Il secondo canale sarà quello di aumentare le prestazioni ricorrendo anche all’overbooking».

L’overbooking

Cosa è l’overbooking? Saranno presi più appuntamenti, in modo da non lasciare posti vuoti per eventuali disdette. L'obiettivo è aumentare le prestazioni, da raggiungere principalmente attraverso il lavoro aggiuntivo dei medici, che sarà incentivato con cento euro l'ora. Nel caso però dell’Ast picena purtroppo non c’è personale sanitario sufficiente per smaltire la domanda. «Per questo motivo - aggiunge la manager Natalini - ho scritto alle strutture private del territorio per darci una mano chiedendo uno sconto del 5%. I privati sono in grado di effettuare risonanze magnetiche, elettromiografie, gastroscopie, colonscopie, visite ortopediche, oculistiche e neurologiche. Purtroppo, siamo in difficoltà nel reperire dermatologi e allergologi».

La mammografie

Un cruccio della direttrice generale è quello dell’eccessivo ricorso alle mammografie. «Salvo casi in cui si sospetta di avere un cancro, o per altre patologie, si deve fare la mammografia, ma molte donne la fanno una volta l’anno quando non ci sarebbe bisogno. Viceversa lo screening oncologico potrebbe funzionare di più e in questa maniera si potrebbero ottenere risparmi da investire sulla sanità».

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