ASCOLI - La città ora si specchia nella sua proiezione futura. Una sfida importante, quella del “Patto città” appena sbloccato con le firme apposte in calce al protocollo da una vera e propria filiera istituzionale. Un’azione corale che punta anche ad obiettivi ambiziosi come l’ipotesi di una Scuola superiore universitaria unica nel centro Italia, con sede ad Ascoli, ventilata dal rettore della Politecnica delle Marche Gianluca Gregori per attrarre numerosi studenti ad Ascoli. Così come prospettive importanti affiorano dagli interventi di ieri, nel giorno iniziale di quello che il sindaco Marco Fioravanti ha definito un processo irreversibile verso il futuro.
Il sottosegretario all’economia, Lucia Albano, ha evidenziato la «serie di interventi incentrati non più sul singolo immobile ma su una strategia di sviluppo urbano di medio-lungo periodo.
«Questo protocollo – ha sottolineato il presidente della Regione, Francesco Acquaroli – offre una visione complessiva strategica dello sviluppo del territorio attraverso il recupero urbano in una prospettiva di massima competitività che può essere un buon esempio da seguire, mentre stiamo definendo la nuova legge regionale urbanistica». «La sottoscrizione del Piano - ha rimarcato il commissario per la ricostruzione Guido Castelli - fa seguito alla firma dell’accordo interistituzionale che la struttura commissariale ha siglato col Demanio per valorizzare l’Appennino centrale». Il direttore dell’Agenzia del demanio, Alessandra Dal Verme, ha spiegato che «il Piano città degli immobili pubblici è uno strumento che l’ente adotta dialogando con i territori. Ora inizia un percorso di riqualificazione per lo sviluppo di Ascoli con una visione urbana innovativa».
Il rettore Gregori, ha evidenziato come «l’Università sia sempre più presente nel Piceno e continui ad essere fondamentale la collaborazione con le istituzioni. In questo senso, c’è l’ipotesi di creare una Scuola superiore universitaria del centro Italia con sede ad Ascoli. Avrebbe un forte effetto attrattivo per gli studenti, a fronte di quelli in uscita, con un impatto molto positivo per la città». Graziano Leoni, rettore dell’Università di Camerino, ha confermato «il ruolo strategico di UniCam per la città, testimoniato anche dagli oltre 900 studenti che risiedono nel centro urbano. Accordi come quello stipulato riaffermano l’importanza di una sinergia non solo per attrarre nuovi studenti, ma anche per evitare che se ne vadano quelli che ci sono».