Furto da Palatroni, l’avviso inascoltato. Le indagini si concentrano sui video e i tabulati delle celle telefoniche di Ascoli

Furto da Palatroni, l’avviso inascoltato. Le indagini si concentrano sui video e i tabulati delle celle telefoniche
Furto da Palatroni, l’avviso inascoltato. Le indagini si concentrano sui video e i tabulati delle celle telefoniche
di Luigi Miozzi
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Venerdì 21 Luglio 2023, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 16:04

ASCOLI - Si cerca la banda di ladri che durante lo scorso weekend ha messo a segno il furto nell’abitazione dell’imprenditore ascolano Piero Palatroni. I carabinieri del comando provinciale di Ascoli che stanno portando avanti l’attività investigativa, sono impegnati nel tentativo di ricostruire le varie fasi del colpo, a cominciare dalla via di fuga utilizzata per allontanarsi dall’abitazione. Il commando ha agito tra le 22 di venerdì scorso e le 4 di sabato: questo è l’arco temporale su cui si concentra l’attenzione dei militari dell’Arma che stanno agendo nel più stretto riserbo. 


 
Da quanto si apprende, intorno alle 22 di venerdì scorso, sul cellulare di Palatroni sarebbe arrivato l’avviso che si era attivato l’allarme nella sua abitazione.

L’imprenditore avrebbe chiamato un familiare affinché controllasse e aveva ricevuto rassicurazione che la situazione era all’apparenza tranquilla. Lo stesso imprenditore non avrebbe dato troppo peso al messaggio di allarme credendo che, come talvolta accade soprattutto nel periodo estivo, fosse stato qualche insetto o qualche altro animale a far scattare il sistema antintrusione. Quando, intorno alle 4 del giorno successivo Palatroni è tornato a casa, ha fatto l’amara scoperta. Un buco di sei ore in cui i malviventi hanno potuto agire indisturbati. 

Le testimonianze


 
Nel frattempo, gli investigatori stanno raccogliendo le testimonianze anche dei vicini che però non si sarebbero accorti di nulla né avrebbero sentito la sirena dell’allarme attivarsi e neppure udito rumori sospetti. Elementi decisivi potrebbero arrivare dalle immagini registrate dalle telecamere degli impianti di videosorveglianza presenti nelle vicinanze. Potrebbero aver ripreso l’auto dei ladri e, nei giorni precedenti, anche l’eventuale presenza di persone sospette intorno alla casa.

Un altro aiuto potrebbe arrivare dall’analisi delle celle telefoniche dei ripetitori che coprono l’area di Monticelli in cui si trova l’abitazione dell’imprenditore ascolano. Per questo motivo, il personale esperto dei carabinieri sta passando al setaccio tutti i tabulati con l’intenzione di riuscire a trovare qualche riscontro importante che potrebbe rivelarsi decisivo ai fini investigativi.

Di certo si è trattato di un colpo messo a segno da una banda specializzata in furti in villa tanto che lo stesso Palatroni, ancora scosso per quanto accaduto, ha voluto mettere in guardia tutti i propri concittadini preoccupato per i casi di reati predatori che si sono verificati ad Ascoli dove nell’arco di poche settimane si è verificato prima la rapina in villa nell’abitazione dei Di Stefano rimasti per alcune ore sotto la minaccia delle armi dei malviventi e, nei giorni scorsi, il furto nell’abitazione di Palatroni che avrebbe fruttato un bottino che si aggirerebbe intorno ai 60mila euro.

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