Arriva il metanodotto
​a Colle San Marco

Arriva il metanodotto ​a Colle San Marco
3 Minuti di Lettura
Sabato 21 Febbraio 2015, 20:21 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 10:16
ASCOLI - ​Sì al metanodotto sul San Marco, con la contropartita di un ponte, sul torrente Lama, per prolungare la pista ciclabile che si dirige verso la vallata. Con il passaggio formale e il sì dell'Amministrazione comunale ora si è sbloccata, di fatto, l'opera che consiste nel completamento del gasdotto che dovrebbe garantire, col tratto sul colle San Marco, la continuità della rete di trasporto di gas naturale tra le interconnessioni della rete della Snam e le aree a più alto sviluppo della provincia teramana e del Piceno. Un metanodotto con un più ampio diametro che avrà lo scopo di garantire il trasporto di maggiori volumi di gas sulla rete, necessari ad assicurare sia la domanda relativa ai consumi civili ed industriali dei bacini di utenza delle province di Ascoli e Fermo, sia gli incrementi delle portate della centrale del gas Capparuccia, di proprietà della società Adriatica Idrocarburi spa. L'intervento era stato già assoggettato a procedura di valutazione di impatto ambientale con esito favorevole, emesso dalle Regioni Marche ed Abruzzo e l'Arengo, visti gli elaborati progettuali, acquisiti dal settore Urbanistica, e accertata la compatibilità con il Piano regolatore generale ha dato il via libera, anche attraverso il passaggio in consiglio comunale, all'esproprio delle aree interessate dal progetto e alla successiva realizzazione dell'impianto. Va specificato, comunque, che l'opera interessa anche la zona esondabile (area a rischio medio di esondazione) prevista dal Piano stralcio di bacino per l'assetto idrogeologico del Tronto e dunque si dovrà adempiere a quanto previsto dalle normative in materia. Come detto, al fine di una equa compensazione ambientale (per l'impatto che il metanodotto avrà) a fronte della realizzazione dell'opera si richiede una somma che potrà essere finalizzata alla realizzazione di un ponte ciclabile e pedonale sul torrente Lama in corrispondenza del tracciato della pista ciclabile programmata dall'Arengo. Entrando nello specifico, il nuovo metanodotto prevede un tracciato di circa 75 chilometri che passerà, nel Piceno, per Ascoli, Castel di Lama, Castorano, Offida, Ripatransone e Montefiore dell'Aso, con l'obiettivo di garantire il trasporto di maggiori volumi di gas sulla rete, necessari ad assicurare - secondo la proposta - sia la crescente domanda relativa ai consumi civili ed industriali dei bacini di utenza delle province di Ascoli e Fermo, sia gli incrementi delle portate. La realizzazione riguarda, in realtà, il secondo tronco, da Teramo a San Marco (in comune di S. Elpidio a Mare) che andrà a completare il primo tronco, già realizzato, di circa 16 chilometri, da Cellino a Teramo e costituirà una nuova dorsale che dovrebbe, come detto, garantire ulteriori incrementi delle portate della rete di vettoriamento verso i vari bacini di utenza. Adesso, con il via libera a livello comunale, l'iter è tutto in discesa e consentirà di avviare quanto prima i lavori di realizzazione dell'impianto. Il tracciato del nuovo metanodotto attraverserà per circa 1400 metri l'estremità est del Comune di Ascoli, per poi riportasi in parallelo con il metanodotto Carassai-Poggio San Vittorino per evitare una zona produttiva prevista dal Piano regolatore. Verranno attraversati il torrente Lama e la ferrovia Porto d'Ascoli - Ascoli. Il tracciato entrerà poi nel comune di Castorano con l'attraversamento della Salaria, dopodiché il percorso resterà costantemente al confine tra Castorano e Castel di Lama.

© RIPRODUZIONE RISERVATA