E' morto l'avvocato Romanucci, ex consigliere regionale e comunale fra i fondatori del gruppo alpino

L'avvocato Luigi Romanucci
L'avvocato Luigi Romanucci
di di Mario Paci
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Martedì 2 Novembre 2021, 05:45

ASCOLI - Si è spento all’età di 92 anni, l’avvocato Luigi Romanucci, ex consigliere regionale negli anni Settanta e per due legislature consigliere comunale del Partito comunista all’Arengo. Il feretro è stato trasferito alla Casa Damiani mentre domani si terrà una cerimonia laica al cimitero. Lascia la moglie Elvira e i figli, l’avvocato Paola e il vigile del fuoco Stefano. Con la scomparsa di Luigi Romanucci, la Sinistra perde un altro esponente di spicco, un intellettuale ideologicamente impegnato, fra le menti direttive e organizzative del Pci (poi nelle successive sigle), di un movimento culturale.

 
«Gigi Romanucci - lo ricorda Rolando Mariani - è stato un compagno straordinario generoso unico, che ha insegnato a tutti noi i valori della democrazia del rispetto personale, dell’amore per la politica alta, per l’impegno nella città, sempre dalla parte dei più deboli. Da oggi tutti noi siamo orfani di una guida fraterna, saggia, acuta amorevole, gioiosa». Gli interessi di Luigi (Gigi) Romanucci hanno spaziato in molteplici campi. La sua passione non erano solo politica e legge ma anche la montagna dove assieme a Tito Zilioli e a Maurizio Calibani ha dato vita al gruppo alpinisti piceno che ha trasmesso a molti giovani l’amore per la natura. 

Nel 1956, giovanissimo corrispondente della Rai, partecipò alle missioni di soccorso delle popolazioni rimaste isolate a causa del “nevone” assieme a Gino Olivieri, Giulio Franchi, Nino Allevi, Ercole e Francesco Saladini, Claudio Perini (con tanto di acquisto di tre chili di caramelle per la i bimbi di Castelluccio) .

Fu anche animatore del Carnevale assieme a Gianni Lattanzi, Checco Fabiani, Bruno Squarcia, Fausto ed Umberto D’Emidio, Emidio Lazzarini, Rirì Angelini, Serafino Fiocchi, Nazzareno Peci, Reno Paoletti ed altri. In politica e in professione Gigi Romanucci è stato un uomo libero che ha agito sempre in buona fede senza mai ricorrere al sotterfugi.

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