Liceo Made in Italy fa flop: Ascoli è in controtendenza. Nove iscritti, più del doppio della media nazionale

Liceo Made in Italy fa flop: Ascoli è in controtendenza. Nove iscritti, più del doppio della media nazionale
Liceo Made in Italy fa flop: Ascoli è in controtendenza. ​Nove iscritti, più del doppio della media nazionale
di Marco Vannozzi
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Mercoledì 14 Febbraio 2024, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 08:48

ASCOLI Se in Italia il Liceo Made in Italy parte con il freno a mano tirato, nel capoluogo piceno si va in controtendenza: sono 9 gli iscritti al nuovo indirizzo, oggi attivo nel liceo classico Stabili-Trebbiani. Su tutto il territorio nazionale sono solo 375 gli iscritti in 92 istituti, con una media di 4 alunni per ogni liceo.

La richiesta

Ad Ascoli il dato è più che doppio. «Chiederemo l'attivazione di una classe articolata» afferma il dirigente scolastico Arturo Verna.

La soluzione potrebbe quindi vedere gli alunni frequentare le discipline comuni in modalità unitaria, per poi dividersi nelle discipline di indirizzo: si tratta di una possibilità, già da tempo adottata in diverse realtà, utile nelle scuole dove gli iscritti ai vari indirizzi non sono sufficienti per poter dare vita a una sezione. Nelle Marche sono oltre 13mila gli alunni che stanno per completare il primo ciclo di istruzione, pronti a fare l'ingresso nelle scuole secondarie di secondo grado (Medie). Solo lo 0,10% ha scelto la nuova offerta formativa del Made in Italy (nel resto del Paese la percentuale è 0,08). Sono otto gli istituti marchigiani in possesso del nuovo indirizzo, due soli nella provincia ascolana: oltre al Liceo Stabili c'è l'istituto paritario San Giovanni Battista di San Benedetto. Le iscrizioni per il Made in Italy si sono aperte il 23 gennaio e chiuse sabato scorso: sembra procedere a rilento, quindi, il debutto della nuova offerta, attivata però da pochi mesi, con tempi stretti quindi a disposizione delle scuole per avanzare le candidature e completare l'iter di autorizzazione.

L’obiettivo

Il dato ascolano segna numeri positivi rispetto alla media regionale e nazionale. «C'è stato impegno da parte nostra per dare maggiore visibilità – spiega il dirigente -. Senza un orientamento che parta dal basso è difficile che possa decollare». L’obiettivo è fornire agli studenti gli strumenti necessari per analizzare gli scenari storico-geografici e artistici e comprendere le interdipendenze tra fenomeni internazionali, nazionali e locali, con particolare riferimento all’origine e allo sviluppo dei settori produttivi del Made in Italy.

Le materie

Le materie del nuovo percorso sono: italiano, storia e geografia, diritto, economia politica, due lingue straniere, matematica (con informatica), scienze naturali, scienze motorie, storia dell’arte, religione o attività alternative. Intanto i licei continuano ad essere le mete preferite dagli studenti che escono dalle scuole medie, anche se quest'anno il dato è in leggero calo nella regione (si passa dal 56,7% al 54,9%), mentre gli istituti tecnici e quelli professionali mostrano un trend in crescita (31,9% contro il 30,3% e 13,1% contro il 13%). Si confermano invece i numeri al liceo classico Stabili-Trebbiani. I nuovi iscritti sono 234, solo dieci in meno rispetto allo scorso anno. «Siamo in linea con i dati di dodici mesi fa – sottolinea il dirigente Verna -. Siamo soddisfatti».

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