Le corse d’auto anche di giorno, l'ira dei residenti: «Via Ciotti ormai è diventato un circuito»

Le corse d’auto anche di giorno, l'ira dei residenti: «Via Ciotti ormai è diventato un circuito»
Le corse d’auto anche di giorno, l'ira dei residenti: «Via Ciotti ormai è diventato un circuito»
di Filippo Ferretti
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Domenica 8 Maggio 2022, 06:45 - Ultimo aggiornamento: 15:32

ASCOLI  - Residenti della zona del Cristo Redentore sono in fibrillazione. Sono tanti coloro che abitano lungo via Francesco Ciotti che da anni si lamentano delle condizioni di pericolo in cui verte la zona del Sacro Cuore. Infatti, accanto alle gravi condizioni di degrado in cui ripiomba continuamente l’area, tra scritte e sporcizie, soprattutto a ridosso dell’opera monumentale realizzata in blocchi di travertino da Antonio Mancini, a finire sotto osservazione è la strada che, da via Marcello Federici conduce a Venagrande. 


La via rappresenta una vera minaccia per chi esce dalle abitazioni o per coloro che vi transitano, soprattutto i bambini che giocano e gli anziani che non guidano e sono obbligati a scendere a piedi sino ai vicini negozi di Borgo Solestà.

Soprattutto a causa degli automobilisti che scendono verso Ascoli in prossimità delle curve finali, il rischio è che l’eccessiva velocità e la poca visibilità possano causare investimenti. Nel corso degli ultimi anni gli abitanti della zona, anche in seguito ad incidenti ripetutamente sfiorati, hanno sollecitato gli amministratori comunalli, tramite esposti e raccolta di firme per segnalare l’urgente bisogno della realizzazione di marciapiedi, della collocazione di dossi e del funzionamento delle telecamere. A seguito di numerosi episodi di corse di auto molti residenti che si sono trovati quasi ad essere travolti dagli automezzi, che non osservano mai la velocità richiesta di 30 chilometri orari, ribadiscono l’urgenza di trovare una soluzione.


Ieri mattina un nutrito gruppo di abitanti del Sacro Cuore hanno rimarcato l’insostenibilità della situazione, peggiorata dai parcheggi abusivi lungo la strada. Sosta selvaggia che rende caotico un passaggio già precario. «C’è un terreno incolto dietro a queste case di via Francesco Ciotti che potrebbe essere destinata ad un parcheggio, permettendo di liberare la strada per i marciapiedi » afferma Enzo Impiccini, certo che sarebbe auspicabile anche un dispositivo di velocità per limitare gli eccessi di velocità. «Ogni giorno mia figlia, che è disabile, rischia la vita per via di automobilisti che guidano come pazzi» racconta Lelia Croci, con altri membri del comitato convinta che sia necessario che l’Arengo debba presto porre fine a questo andazzo. 

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