ASCOLI - Riprenderanno in autunno controlli ed ispezioni sugli impianti termici anche in città. Le verifiche saranno effettuate dalla società incaricata dal Comune di Ascoli che, nel caso specifico, è la Multi Servizi ed è la stessa che si occupa dei controlli anche per conto della Provincia sul territorio piceno. Gli addetti alle ispezioni, dunque, partiranno con le visite per verificare lo stato degli impianti (sia singoli che condominiali) anche nell’ottica di stimolare anche un efficientamento e aggiornamento dal punto di vista del risparmio energetico. E tutti coloro che dovessero aver ignorato l’obbligo di manutenzione delle caldaie ed ignorato i solleciti potrebbero ritrovarsi a dover pagare sanzioni fino a tremila euro.
I controlli
Le verifiche della Multi Servizi ad Ascoli riguarderanno, come previsto dalla normativa, accertamenti sugli impianti termici sia autonomi che centralizzati e alimentati a a gas, liquido o solido, a energia elettrica, con teleriscaldamento, cogenerazione o rigenerazione.
I doveri
Ogni cittadino responsabile del proprio impianto deve creare il libretto d’impianto con la collaborazione del manutentore e conservarlo, tenendolo successivamente aggiornato. Inoltre, deve far eseguire due tipi di controlli periodici sull’impianto: la manutenzione ordinaria, obbligatoria per tutti gli impianti, di qualsiasi tipologia e potenza, secondo la periodicità dichiarata per iscritto dall’installatore o dal manutentore e il controllo dell’efficienza energetica (da eseguirsi da parte del manutentore in concomitanza con una manutenzione ordinaria), con invio dei risultati all’autorità competente (sempre a cura del manutentore) e pagamento del segno identificativo (il famoso bollino) obbligatorio nei seguenti casi: per impianti di climatizzazione invernale dotati di caldaia, con potenza termica utile nominale di almeno 10 kW, alimentati con qualsiasi tipo di combustibile; per impianti per la climatizzazione estiva e pompe di calore, di potenza termica utile nominale di almeno 12 kW; per scambiatori di calore collegati ad impianti di teleriscaldamento o teleraffrescamento, di potenza termica utile nominale di almeno di 10 kW e, infine, per impianti di cogenerazione o trigenerazione di qualsiasi potenza.
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