Investire nel Piceno conviene, pronti 23 milioni dallo Stato. Ecco chi può beneficiare delle ingenti risorse

La zona industriale
La zona industriale
di Luca Marcolini
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Venerdì 21 Ottobre 2022, 09:13

ASCOLI - Per la prima volta dai tempi dell’ex Casmez tornano a piovere contributi mirati alle aziende insediate nella zona industriale ascolana che fa capo a Piceno Consind. Con uno stanziamento sbloccato dall’Agenzia per la coesione territoriale per un totale di 23,7 milioni di euro da destinare a chi deciderà di investire ampliando le strutture aziendali, potenziando o riconvertendo le attività, così come per chi deciderà di insediare un nuovo stabilimento industriale.

La conferma arriva dal Consorzio per l’industrializzazione che sottolinea come il decreto emesso stabilisca l’erogazione degli incentivi previsti dalla legge di bilancio 2021 finalizzata a contrastare i fenomeni di deindustrializzazione e impoverimento del tessuto produttivo anche nella zona ascolana. Si apre, dunque, una nuova opportunità di ottenere sostegni economici, fino ad un massimo di 200mila euro ad azienda che presenterà la richiesta a fronte della volontà di investire. 

Il consistente stanziamento sbloccato dall’Agenzia per la coesione territoriale sarà complessivamente di 136 milioni – per il periodo 2021-2023 - per tutte le aree di competenza dei consorzi industriali di Marche e Lazio.

E, più nello specifico, per l’area territoriale gestita da Piceno Consind, i milioni disponibili saranno 23,7. Questi contributi potranno essere utilizzati per la ristrutturazione o realizzazione dell’immobile in cui si svolge o sarà svolta l’attività manifatturiera; per l’ammodernamento e ampliamento delle aziende per innovazione di prodotto e di processo; per investimenti immateriali; per la conversione di attività produttive a significativo impatto ambientale verso modelli di maggiore sostenibilità.

Saranno finanziabili le spese sostenute a decorrere dal 30 novembre 2021 (quindi anche quelle già effettuate) al 31 dicembre 2023 che dovranno riguardare costi per acquisto di macchinari, impianti, arredi, attrezzature e beni, anche immateriali. Inoltre, i contributi saranno disponibili anche per l’avvio di nuove unità produttive, quale incentivo in più per spingere le aziende ad insediarsi nel Piceno. 

Le domande, da parte delle aziende della zona industriale - secondo la procedura gestita da Invitalia - potranno essere presentate tra le ore 12 del 24 gennaio al 31 dicembre 2023, ma trattandosi di richiesta a sportello attraverso la piattaforma della stessa Invitalia, si procederà con le concessioni in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande, fino ad esaurimento dei fondi disponibili. Ma, soprattutto, è molto importante il fatto che il contributo potrà essere anche fino al 100% delle spese, con un tetto massimo di 200mila euro, in regime “de minimis” (ovvero considerando anche altri contributi ottenuti). I contributi verranno erogati a saldo delle spese sostenute. 

«Si è arrivati finalmente – sostiene il presidente del Consind, Domenico Procaccini - a completare il lungo lavoro portato avanti insieme agli altri consorzi laziali. Grazie agli oltre 23 milioni previsti dal Fondo deindustrializzazione, il territorio del nostro Consorzio potrà rivitalizzare il tessuto produttivo e rilanciare occupazione e sviluppo. Piceno Consind supporterà tutte le aziende che intendono investire mettendo a disposizione le nostre sei aree industriali, ovvero quelle di Ascoli-Maltignano, Monsampolo-Monteprandone, Offida-Castignano, Comunanza-Force-Rotella, Venarotta ed Arquata, considerando che il nostro sportello unico per le attività produttive associato garantisce tempistiche rapide nelle autorizzazioni e per i dati del censimento dei capannoni inutilizzati, per favorire al massimo il riuso degli immobili e ridurre del tutto il consumo di suolo». 

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