Ponte di via Ascolana, partito il conto alla rovescia per l'apertura: mancano soltanto gli ultimi ritocchi

Il ponte di via Ascolana chiuso dal 2020
Il ponte di via Ascolana chiuso dal 2020
di Davide Crisci
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Lunedì 3 Luglio 2023, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 11:28

ALBA ADRIATICA - Nemmeno la previsione di qualche mese fa che indicava la riapertura per metà giugno è stata rispettata, ma stavolta, a meno di clamorosi colpi di scena, il ponte di via Ascolana riaprirà al traffico veicolare. Questione di giorni, al massimo una decina, poi stop ai disagi provocati dalla prolungata chiusura di una delle più importanti arterie stradali delle Val Vibrata. Negli ultimi giorni la ditta che ha eseguito i lavori per conto del Genio Civile ha effettuato l’asfalto. Prima ancora era stato disposto il viadotto e realizzato il percorso stradale.


I lavori


La sistemazione delle strutture in ferro ha poi preceduto, in buona sostanza, la collocazione del ponte (struttura prefabbricata già realizzata). La riconsegna dei lavori era prevista per il 5 febbraio scorso, ma i tempi si sono ulteriormente allungati per una variante in corso d’opera. Adesso però il nuovo ponte è oramai completato e ora la riapertura è solo questione di ore. E non potrebbe essere altrimenti visto che la struttura è ormai chiusa dall’autunno del 2020. In tutto questo tempo ci sono state tante proteste: qualcuno ha anche a più riprese esternato sui cartelli del cantiere il proprio disappunto.

Perché i problemi alla viabilità sono stati tanti, in particolar modo nel periodo in cui è rimasta chiusa anche la strada statale 259. L’alternativa, via del Vecchio Forte, si è dimostrata non adatta ad ospitare una mole di traffico così grande. Ed in questi giorni in cui l’estate è praticamente entrata nel vivo, con l’arrivo di migliaia di turisti, la riapertura è di nuovo una necessità. Dopo la chiusura del 2020 con ordinanza prima del sindaco di Alba Adriatica Antonietta Casciotti, poi del collega di Corropoli Dantino Vallese, in quanto il ponte presentava evidenti problemi di staticità, le cose erano partite bene. Le ruspe avevano impiegato pochi giorni per abbattere pezzo dopo pezzo la struttura. Poi sono arrivati i problemi con il reperimento dei fondi, tra gli ostacoli maggiori per la realizzazione dell’opera. Subito dopo aver trovato la somma necessaria sono partiti carotaggi ed indagini sismiche, per valutare tipologia e caratterizzazione del terreno. E’ stato spiegato dagli addetti ai lavori che valutare la tipologia di terreno su cui sono stati realizzati i basamenti dei piloni che sostengono la struttura, era estremamente importante. E dall’analisi è scaturita una relazione geologica che ha permesso di avviare la progettazione del ponte. Relazione tecnica che però ha portato via del tempo prezioso. 


La gestione


La gestione dell’appalto è stata affidata, dalla Regione, al Genio Civile di Teramo. Il costo dell’opera è stato di 1milione di euro finanziato dalla regione Abruzzo. Prima dell’abbattimento davanti agli ingressi del ponte furono posizionati anche dei blocchi di cemento per impedire che gli automobilisti percorressero la struttura. Tante, infatti, le segnalazioni di vetture che, nonostante la chiusura del ponte, l’hanno comunque attraversato. 

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