Ancona, il cantiere al ralenti di via XXIX Settembre pesa sulla ciclabile: caos traffico e anche bici a rischio

Ancona, il cantiere al ralenti di via XXIX Settembre pesa sulla ciclabile: caos traffico e bici a rischio
Ancona, il cantiere al ralenti di via XXIX Settembre pesa sulla ciclabile: caos traffico e bici a rischio
di Federica Serfilippi
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Domenica 16 Ottobre 2022, 07:20 - Ultimo aggiornamento: 09:44

ANCONA - Con il ritardo dei lavori su via XXIX Settembre («la ditta va al rallentatore» ha detto al Corriere Adriatico l’assessore Manarini), rischia di slittare il cantiere per realizzare la pista ciclabile. E, di conseguenza, è concreto il pericolo che il tracciato rosso - nato come progetto temporaneo durante l’emergenza pandemica - rimanga più del necessario. Con tutti i disagi che ne derivano, sia per gli automobilisti che per gli stessi ciclisti, ormai quasi rassegnatisi a quella scolorita striscia rossa priva di protezioni e, più volte, fagocitata dalla sosta selvaggia. Disagi ormai noti da tempo e sotto gli occhi anche dei meno attenti alla viabilità. 


Le insidie


Iniziando dai rischi che corrono gli automobilisti, uno dei punti più critici è quello all’altezza della rotatoria che incrocia via Marconi e via De Gasperi.

Chi viene dagli Archi e procede in direzione stazione, trova l’inghippo all’arrivo della rotonda: ci si entra sulla scia di due corsie, si esce con davanti un solo tratto di strada. Risultato? Nelle ore di punta code e traffico in tilt, come avvenuto recentemente anche per la due giorni della Vespucci ancorata al molo Clementino. Altro rischio: l’immissione su via Marconi dei veicoli provenienti dal bypass di via Mattei. Per immettersi sulla strada principale, le auto devono valicare la ciclabile, guardando bene che non arrivino né altri mezzi, né bici o monopattini. Non hanno vita facile neppure quelli che hanno scelto la mobilità sostenibile. Il muro più alto da superare è quello dell’inciviltà: la sosta selvaggia. 


Le interruzioni


Le auto che posteggiano sopra la striscia rossa non consentono ai ciclisti di avere una pedalata fluida, talvolta interrotta anche nei tratti dove sono presenti incroci (vedi via Mattei e l’ingresso del porto, lato Mole), fermate del bus e reti dei cantieri. Senza contare i punti dove la ciclabile si interrompe, con notevole disagio per chi sta pedalando: alla rotonda di via Marconi e all’incrocio tra gli Archi e via XXIX Settembre. La situazione di temporaneità della pista potrebbe procrastinarsi più del dovuto. «Il progetto esecutivo è in corso, entro l’anno appalteremo i lavori che termineranno presumibilmente per la primavera 2023» diceva ad agosto l’assessore Manarini. Ma ancora c’è da portare a termine il cantiere di via XXIX Settembre e poi indire l’appalto per la nuova pista. Stando al cronoprogramma, il progetto dovrebbe concludersi in 176 giorni lavorativi per un investimento complessivo da 1 milione e 161mila euro. 


La polemica


Deve ancora nascere e già le polemiche sono infuocate: la pista definitiva, infatti, porterà al taglio in via XXIX Settembre di una quarantina di posti. I residenti potranno parcheggiare nell’area di via Da Chio, a ridosso della scalinata di Porta Pia. Il progetto prevede per la pista mini faretti a led e maggiore sicurezza per i ciclisti in un percorso che su via Marconi costeggerà gli archi (contrariamente a alla pista attuale) e su via XXIX Settembre la passeggiata a due passi dal mare. All’incrocio tra le due strade la rotatoria verrà riposizionata e ridimensionata per permettere alla pista di avere una carreggiata propria. Previsto l’inserimento di nuove isole spartitraffico, dissuasori in acciaio sulle strisce pedonali per evitare la sosta selvaggia e una nuova segnaletica stradale.

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