Ancona, vetrine oscurate dai manifesti? No, alta moda da Milton Donna. Un modello da sera a settimana, si parte da Ferrè

Ancona, vetrine oscurate dai manifesti? No, alta moda da Milton Donna. Un modello da sera a settimana, si parte da Ferrè
Ancona, vetrine oscurate dai manifesti? No, alta moda da Milton Donna. Un modello da sera a settimana, si parte da Ferrè
di Lucilla Nicolini
3 Minuti di Lettura
Domenica 21 Gennaio 2024, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 11:06

ANCONA Tempo di saldi. Nelle vetrine, abiti, borse, pantaloni e pullover lasciano il posto ai manifesti che esaltano gli sconti. L'estetica va a farsi benedire. Marta Bolognini, titolare della boutique Milton, che ha il glamour nel Dna, non ci sta, e sfodera i pezzi forti della sua mitica collezione. «Non potevo sopportare che anche quest'anno restassero spente le vetrine in via Lata, una volta spostate le vendite in ribasso da Milton Poi, in corso Amendola».

Il guizzo

Ed ecco una idea brillante, una delle sue: esporre capi d'alta moda, tra quanti compongono il suo archivio fashion.

Uno solo a settimana, fino alla fine di febbraio. A negozio temporaneamente vuoto, un modello da sera, unico, che splende sotto i riflettori: da martedì, un prezioso abito di Gianfranco Ferré catalizza gli sguardi di chi passa. «Risale al 1997. Un capolavoro, che all'epoca costava oltre 5 milioni». Mentre sfiora le pieghe della gonna nera, mostra e spiega: «Al di sotto del corpino di jersey grigio, ricamato a losanghe brillanti, la gonna è composta di due parti. Una al ginocchio, in ottoman, un tessuto solcato da sottili righe orizzontali a rilievo; sotto, l'altra, in velluto, lunga fino alle caviglie, si può togliere, per rendere il capo più svelto, giovanile». Una cinta di tessuto forma un fiocco sul davanti, sotto una fascia riccamente lavorata, che sembra d'oro. Lusso d'antan. Intramontabile, nonostante sia stato ideato quasi trent'anni fa, da quel genio di Ferré. «Un pezzo da collezione, che mi pareva un peccato lasciare in deposito, dimenticato. E ho in serbo altri pezzi che, di decennio in decennio, hanno fatto la storia della moda italiana: un cappotto da cerimonia di velluto verde di Etro; un abito da sera e un completo giacca e pantaloni di seta grigio canna di fucile, di Armani; e, più recente, un vestito elegante di Cucinelli, in taffetà, decorato di piume blu». Una volta tolti dagli scatoloni, Marta li ha affidati alle cure di Superlava, in corso Carlo Alberto, dove le mani esperte di Paola li hanno riportati a nuova vita, restituendo il glamour originario. «Questo di Ferré, quand'era ancora appeso in lavanderia, ha attirato mille sguardi ammirati di passanti e clienti».

La folgorazione

Una volta in vetrina, ha fulminato Mario Zanotti: già direttore della ditta Ferré, ora vive ad Ancona, lavora alla Msc Crociere. «Passava in via Lata, l'ha subito riconosciuto, e mi ha telefonato: una sorpresa, un'emozione. Mi ha confessato che per lui è stato come tornare al passato, ritrovare Gianfranco e la sua creatività, rivivere un'epoca». L'eleganza è senza tempo. È una forma d'arte, che merita di essere messa in mostra.

© RIPRODUZIONE RISERVATA