Ancona, dal cantiere dell'ex Stracca riemergono i resti di vasche romane

Ancona, dal cantiere dell'ex Stracca riemergono i resti di vasche romane
Ancona, dal cantiere dell'ex Stracca riemergono i resti di vasche romane
di Teodora Stefanelli
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Mercoledì 13 Luglio 2022, 02:40

ANCONA - I resti di una terza vasca di epoca romana riaffiorano dal cantiere dell’ex Stracca. Puntuale ieri la Soprintendenza regionale ha svolto il sopralluogo per verificare i rinvenimenti archeologici all’interno delle trincee aperte in quest’area.  Già nei giorni scorsi era stata individuata l’opera in un’area piuttosto stretta, posta esattamente tra una tubatura dell’Enel e una canaletta di copertura di una fogna ancora attiva. Spiega il funzionario Maria Raffaella Ciuccarelli che si è occupata dei rilievi: «Abbiamo visto dai carotaggi che la zona di rinvenimento si trova sul fondo di una valletta tra due declivi, ossia due pendici di due collinette, una che andava vetro lo Stracca e l’altro verso via Montebello. Quindi si trova in una sorta di fossatello in discesa dove, da sempre, ci scorre l’acqua. La struttura è stata inglobata in un grosso strato di materiale trascinato dall’alto. Dunque è probabile sia discesa da una quota più alta». Confrontando il reperto con le due vasche già scoperte in precedenza (che verranno coperte da una teca e musealizzate) «si tratta del fondo di un’altra vasca romana posizionata per obliquo e fatta con la stessa tecnica delle altre due. Noi vediamo il sottofondo di opera cementizia, mentre sopra c’è il resto molto consumato del fondo vero e proprio della vasca in cocciopesto, una malta idraulica che serve per impermeabilizzare». Su una cosa non vi è dubbio: «È una struttura certamente di età romana». 


I saggi di verifica


Ma non è tutto: «Poco più avanti si intravede una grande buca di età moderna riempita di materiali edilizi risalenti al Seicento o Settecento.

Probabilmente - prosegue l’archeologa - in questa zona già ci vivevano e hanno riversato del materiale dentro questa buca». Intanto i saggi di verifica preventiva proseguono e poi si sposteranno più a monte dove verranno posate tre fosse tecniche. «Adesso l’area è sotto indagine - conferma - ma il cantiere non si ferma. Non c’è nessun fermo lavori e il sottofondo della vasca verrà ricoperta con tessuto-non tessuto per proteggerla. Al momento non c’è alcun problema e continuiamo a saggiare il resto del terreno. Credo che finiranno a breve e quindi non ci vorrà molto tempo. Dipende poi sempre da quello che troviamo. Se dovessimo rinvenire qualche reperto che dev’essere scavato e se, ipoteticamente, il cantiere interferisse con la demolizione, possiamo sempre proseguire dopo i lavori. Quello che abbiamo svolto è uno studio preventivo».


Il cronoprogramma


Se il cronoprogramma verrà rispettato l’inizio della demolizione dell’ex scuola prenderà il via lunedì 18 luglio. Una volta emessa l’ordinanza, infatti, nella notte tra mercoledì 13 e giovedì 14 luglio è previsto il trasferimento dell’escavatore in loco poi, tra giovedì 14 e venerdì 15 luglio, si parte con la posa in opera del new jersey sulla strada e l’adeguamento della recinzione del cantiere Palazzo Stracca Green. Lunedì al via i lavori. Una volta poi raso al suolo l’edificio (si utilizzeranno come delle enormi pinze che stringono il palazzo) si partirà poi con la costruzione dei 56 lussuosissimi appartamenti.

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