Vandali a Senigallia, emergenza senza fine: festino alcolico in spiaggia. E non mancano i danni

Vandali a Senigallia, emergenza senza fine: festino alcolico in spiaggia. E non mancano i danni
Vandali a Senigallia, emergenza senza fine: festino alcolico in spiaggia. E non mancano i danni
di Sabrina Marinelli
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Mercoledì 24 Agosto 2022, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 26 Agosto, 08:23

SENIGALLIA - Raid vandalico scoperto ieri mattina in uno stabilimento del lungomare Alighieri, a sud del Ponterosso. Fioriere rotte e bidoni dell’immondizia rovesciati al termine di un festino alcolico. Trovato dal bagnino anche un cavatappi dimenticato dai teppisti.

Episodi, ormai, di ordinaria amministrazione in una città scossa invece da quanto accaduto sabato notte a La Buta di via Ugo Bassi. Numerose le reazioni e la solidarietà al giovane imprenditore Giacomo Lucchetti. 


L’assalto

Si è visto il locale invaso da minorenni che, di fronte al suo rifiuto di servire alcolici, hanno tirato fuori bottiglie di liquori dagli zaini dopo averlo accerchiato e spintonato, brandendo verso di lui una bottiglia rotta. I giovanissimi identificati dai carabinieri sono di vari comuni della provincia. Nessuno ha sporto querela. Al titolare del locale interessa solo che non accada più per poter lavorare serenamente e in sicurezza. «Purtroppo fenomeni come questi sono sempre più frequenti – interviene Giacomo Mugianesi, Cna -, ragazzi che in gruppo si sentono forti. Le forze dell’ordine cercano di arginarli e le ringraziamo, ma c’è bisogno di un’inversione di tendenza soprattutto a livello culturale, va ritrovato un equilibrio che porti educazione, rispetto del prossimo e soprattutto delle regole. Le attività possono solo far rispettare le regole ma non possono far cambiare questo fenomeno».
Giacomo Cicconi Massi, Confartigianato aggiunge: «Il problema di queste bande di minori che spesso, troppo spesso, prendono in ostaggio le attività, che siano balneari o commerciali, sta assumendo contorni preoccupanti. Contro il disagio giovanile, dettato dai più svariati motivi, bisogna intervenire con la presenza delle forze dell’ordine perché è chiaro che il problema non può essere demandato solo alle attività ed è necessario che i genitori prestino più attenzione a come i propri figli scelgono di divertirsi». 
«Non possiamo relegare quest’enorme spia di disagio giovanile a una sorta di gogna generazionale – interviene Giacomo Bramucci, Confcommercio -.

I nostri ragazzi sono quello che le generazioni più grandi li portano ad essere. Soluzioni facili non ce ne sono ma muoversi nella direzione dell’ascolto dei giovani è indispensabile». Fatta questa premessa, Bramucci prosegue: «È poi naturale che gli autori di gesti di violenza vadano ripresi e consapevolizzati, magari attraverso lavori socialmente utili, con lo scopo di far percepire il valore del lavoro, come fondamento della società». 


La riflessione


La Cisl ha affidato una riflessione al suo sindacalista Giovanni Giovanelli. «Il recente fatto di cronaca, che ha visto protagonista un gruppo di ragazzi minorenni, non deve essere archiviato come uno dei tanti, tenuto conto della giovane età dei protagonisti e della gravità del fatto. La comunità civile deve reagire, interrogarsi sul perché di certi eventi e avviare una seria riflessione sulle politiche giovanili. Quali spazi e progettualità il Comune di Senigallia intende avviare per offrire alternative valide alla movida del fine settimana? Quali eventi sono pensati per il divertimento dei giovani in sicurezza?».

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