Jesi, si farà una rampa d’emergenza per superare il ponte danneggiato. Identificato a Lecce il camionista pirata

Il sopralluogo allo svincolo di Jesi est
Il sopralluogo allo svincolo di Jesi est
di Talita Frezzi
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Martedì 23 Giugno 2020, 04:15

JESI - Una rampa di accesso alla Superstrada all’altezza dello svincolo Jesi Est che dovrà permettere il ripristino del transito lungo la Statale 76: i lavori sono già partiti ieri pomeriggio. E’ quanto emerso dall’incontro svoltosi ieri mattina tra i tecnici dell’Anas e del Comune di Jesi alla presenza dell’assessore ai Lavori pubblici Roberto Renzi. 

La soluzione
L’unica soluzione apparsa percorribile per evitare che il traffico si riversi dentro alla città, è stata quella di una rampa costruita ex novo e che – a detta dei responsabili dell’Anas - sarà completata «entro la fine di luglio e consentirà, nella direzione Perugia-Ancona il transito di tutti i mezzi provenienti dalla statale di qualsiasi categoria».

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Sarà posizionata all’ingresso di via Zanibelli, i residenti di quella zona avranno come unico accesso quello dalla parte opposta (passando cioè, dietro la “Rusticanella”, da via Moriconi e via Adeodato Pieralisi). Polizia locale e Polizia Stradale sono impegnate per disciplinare la circolazione agli svincoli e nei punti di maggiore criticità, ma di fatto i 12 chilometri dallo svincolo di Jesi ovest (dove vi è l’obbligo di uscita dalla Ss76) allo svincolo di Monsano formano un unico incolonnamento. Ai residenti di Jesi si consigliano percorsi alternativi per non restare imbottigliati. 

Le travi
Purtroppo il sottopasso ha riportato lesioni gravissime alle travi e sono insanabili, pertanto - come avevamo riportato - sarà necessario procedere alla demolizione e successiva ricostruzione di un nuovo ponte. Una prima analisi quantifica in circa un milione il danno. «È stata avviata la progettazione esecutiva dell’intervento e - riferisce l’Anas - nei prossimi giorni, sarà possibile definire il cronoprogramma per la riapertura alla circolazione del cavalcavia». Intanto gli accertamenti condotti dal Distaccamento Polstrada di Jesi, al comando del vice ispettore Manlio Didimi, hanno permesso di scoprire che a provocare il danno è stato un mezzo pesante poi allontanatosi. Ma grazie anche alle testimonianze di alcuni cittadini, l’autotrasportatore è stato identificato: è un 42enne di Galatina (Lecce) che partito da Perugia, stava trasportando un escavatore diretto a Lecce. Proprio a destinazione, l’uomo (B. L.) ieri sera è stato controllato e identificato dagli agenti della locale Questura. Dovrà rispondere di diversi addebiti previsti dal codice della strada. In corso accertamenti per valutare il concreto pericolo creato per la sicurezza degli utenti stradali dal mancato avvertimento alle forze dell’ordine di quanto accaduto. 

Le reazioni
Sulla vicenda interviene anche il consigliere regionale Enzo Giancarli che in un’interrogazione chiede al governatore «se non ritenga urgente un intervento della Regione nei confronti di Anas e Ministero per costruire soluzioni immediate per l’emergenza e se non ritenga opportuno sostenere con forza la realizzazione del ponte San Carlo».

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