Lanfranco, imprenditore e uomo di sport
allunga la lista dei morti sulla superstrada

La tragedia nella galleria Gola della Rossa sulla superstrada. La vittima: Lanfranco Ceccacci
La tragedia nella galleria Gola della Rossa sulla superstrada. La vittima: Lanfranco Ceccacci
di Marco Antonini
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Sabato 12 Marzo 2016, 10:35 - Ultimo aggiornamento: 17:43

SERRA SAN QUIRICO - La Statale maledetta strappa un’altra vita e intrappola per più di cinque ore centinaia di automobilisti. L’ultima vittima della 76, la terza dall’inizio dell’anno, è un costruttore edile molto noto e apprezzato in Vallesina, Lanfranco Ceccacci, 62 anni, di Moie. Ieri pomeriggio intorno alle 14 e 30 percorreva la strada statale 76 in direzione Ancona. Non era al volante del Suv che guidava abitualmente, ma della Volkswagen Polo di un parente. A un certo punto, all’interno della galleria Gola della Rossa, territorio di Serra San Quirico, s’è scontrato quasi frontalmente con un autoarticolato diretto in Umbria. Ceccacci, sposato e padre di due ragazzi, è morto sul colpo. Uno schianto terribile ha distrutto la Polo, tanto che i Vigili del fuoco di Fabriano e Jesi, accorsi con il 118, hanno impiegato molte ore per estrarre il cadavere.
 


Un principio di incendio, poi, ha peggiorato la situazione. Con l’ausilio dell’autogrù giunta da Ancona i pompieri hanno lavorato tutto il pomeriggio per mettere in sicurezza la galleria e liberarla dai rottami, poche centinaia di metri prima dell’inizio del tratto con la doppia corsia. Sul posto anche i Carabinieri di Fabriano e la Polizia stradale di Senigallia per la gestione del traffico, che è andato in tilt. Con la tratta chiusa si sono formate subito lunghissime code chilometriche. Alcuni hanno percorso strade alternative passando a Castelletta o Sant’Elia e Genga con inevitabili ripercussioni al traffico che sono durate fino alle otto di sera. Lanfranco viaggiava da solo con la sua utilitaria quando, per cause in corso di accertamento (non escluso un malore), si è scontrato con un mezzo pesante.

Nell’impatto è stato coinvolta di striscio anche una Lancia Y. Illeso il camionista che, sotto choc, è stato assistito dai sanitari dell’Ospedale Profili. Inutile l’arrivo dell’eliambulanza decollata da Fabriano. L’imprenditore edile è morto sul colpo, schiacciato in un groviglio di lamiere dal quale, a malapena, i pompieri sono riusciti a identificare lo sfortunato automobilista. Lanfranco è la terza vittima dall’inizio dell’anno in incidenti lungo la Strada Statale 76, interessata, da tempo da lavori di raddoppio nel tratto compreso tra Cancelli e Serra San Quirico attesi da circa 30 anni. La tratta è stata riaperta solo a tarda sera tra l’indignazione di cittadini e politici. "La situazione è veramente critica. Lo sappiamo tutti, da tempo. La 76 deve essere finita. Bisogna accelerare i lavori a tutti i costi. Anas deve sostenere la ditta Astaldi per velocizzare le operazioni di raddoppio".

Così il sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola che, per tutto il pomeriggio, ha monitorato l’evolversi della situazione. "Non possiamo - ha detto - rimanere isolati per tutto questo tempo. Abbiamo assistito, con gli addetti della Protezione Civile, molti automobilisti e camionisti incolonnati lungo la strada dalle ore 14 e 30 alle ore 20. Alcuni hanno telefonato in Municipio per denunciare una situazione precaria che non è da paese civile". Il primo cittadino di Fabriano ancora una volta deve fare i conti con la complessità delle vie di comunicazione, ma promette che non resterà con le mani in mano. "Convocherò Quadrilatero, Anas e la ditta Astaldi per verificare i tempi di realizzazione dei lavori".

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