Donna graffia in volto un vigile urbano mentre gli strappa la mascherina in pieno centro

Donna graffia in volto un vigile urbano mentre gli strappa la mascherina in pieno centro
Donna graffia in volto un vigile urbano mentre gli strappa la mascherina in pieno centro
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Mercoledì 21 Aprile 2021, 08:07 - Ultimo aggiornamento: 16:04

SENIGALLIA  - Denunciata dalla polizia locale una 60enne senigalliese che ieri mattina ha graffiato in volto un agente nel tentativo di strappargli la mascherina. È successo in piazza Saffi, nel centro storico. La donna stava camminando senza indossare il dispositivo di protezione individuale così il vigile le è andato incontro chiedendole come mai non avesse la mascherina e se cortesemente potesse indossarla, visto che era obbligatorio. 

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La signora in tutta risposta non ha seguito i suoi consigli.

Ha spiegato che non ne poteva più di indossarla, che era esasperata e che non intendeva metterla. Il vigile le ha detto che capiva il suo stato d’animo ma era necessario che la indossasse perché quelle erano le regole. Lei ha proseguito a prendersela con la mascherina e poi anche contro il vigile che non condivideva la sua stessa esasperazione. Quando l’agente l’ha informata che l’avrebbe dovuta sanzionare la donna ha avuto una reazione strana. Con una mano ha raggiunto il suo volto come se volesse dargli uno schiaffo. In realtà ha cercato di strappargli la mascherina, graffiandolo sulla guancia. Lei non la indossava e nemmeno lui avrebbe dovuto. Non era una negazionista del Covid ma solo una persona esausta, al limite dell’esaurimento nervoso, dalla situazione. Continuava a urlare che obbligarla a mettere la mascherina fosse incostituzionale e che quindi non avrebbe potuto farlo. 


Il vigile però era tenuto, per il lavoro che svolge, a chiederle di farlo. Visto che non ne voleva sapere di indossarla è stata condotta presso il comando di piazza Garibaldi, dove è stata identificata e poi denunciata. Gli atti sono stati trasmessi in procura. Terminate le formalità di rito, la donna è stata accompagnata in ospedale perché non riusciva a calmarsi. Continuava a lamentarsi che non fosse giusto obbligarla a mettersi il dispositivo. Non ne poteva più, era stufa e non voleva più metterlo. L’episodio è accaduto sotto gli occhi attoniti di numerosi passanti che ieri mattina si trovavano in piazza Saffi, increduli alla reazione avuta dalla donna di fronte alla richiesta del vigile. 

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