SENIGALLIA - "Lo sappiamo bene - spiega la professoressa Lida Pupillidell'istituto Cronialdesi-Padovano - . La funesta alluvione del 15-16 settembre ha sconvolto famiglie e intere comunità, ingoiato case, strade, ponti e aziende. Ogni cosa, lungo il suo corso, è stata invasa e sopraffatta. La scuola, purtroppo, non ha fatto eccezione. Il Polo tecnico e professionale «Corinaldesi-Padovano» di Senigallia ha ricevuto un duro colpo, con particolare riguardo al plesso «Padovano». Trascorsa l’emergenza, grazie alla solerzia del personale e della Provincia, le lezioni sono riprese a tempo di record e la routine scolastica viaggia da tempo su binari solidi, interrotta in questi giorni solo dalla recente crisi sismica. Ma, nonostante la sinergia fra i due plessi e l’impegno corale di tutti, al «Padovano» resta la ferita dei laboratori, delle attrezzature e dei macchinari perduti, un patrimonio che rappresenta il cuore pulsante di ogni istituto tecnico e professionale.
Fortunatamente la prospettiva è alquanto rosea: importanti enti e società hanno disposto generosi stanziamenti per ricostituire quelle strumentazioni e da ultima è giunta la notizia che un’ingente somma, raccolta fra i cittadini, è stata devoluta alla Provincia di Ancona – ente preposto alla cura dell’edilizia scolastica per gli istituti superiori – proprio per il ripristino delle strutture e degli impianti elettrici gravemente compromessi dal fango.
Tuttavia, c’è ancora da fare per restituire integralmente la scuola ai suoi allievi.
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