Un tombino non è per sempre: cerca di sfondare la vetrina della gioielleria, aveva litigato con la ragazza e voleva donarle alcuni preziosi. Arrestato ad Ancona un 27enne

Un tombino non è per sempre: cerca di sfondare la vetrina della gioielleria, aveva litigato con la ragazza e voleva donarle alcuni preziosi. Arrestato ad Ancona un 27enne
Un tombino non è per sempre: cerca di sfondare la vetrina della gioielleria, aveva litigato con la ragazza e voleva donarle alcuni preziosi. Arrestato ad Ancona un 27enne
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Giovedì 10 Novembre 2022, 14:46 - Ultimo aggiornamento: 14:48

ANCONA  - Un tombino non è per sempre, una vetrina (a volte) sì. Tentato furto aggravato in una gioielleria a colpi di tombino: arrestato un ragazzo di 27 anni. Aveva litigato con la fidanzata e, dopo aver bevuto e aver fatto uso di droghe, aveva pensato bene di regalarle un prezioso (rubandolo). Nel corso della notte la Sala Operativa della Questura di Ancona ha ricevuto una segnalazione relativa ad una persona che in via Cristoforo Colombo stava infrangendo con la grata di un tombino la vetrina di una gioielleria.

La segnalazione

La Volante, trovandosi nei paraggi del luogo della segnalazione, è riuscita a interveniure  nell’immediatezza  e a rintracciare il responsabile dei fatti il quale, avvedutosi dell’arrivo degli operatori, fingendo indifferenza, tentava di allontanarsi a piedi, in direzione di piazza d’Armi. Il ragazzo veniva bloccato in prossimità dell’ingresso dell’esercizio commerciale e identificato per un cittadino italiano di 27 anni. Appariva in evidente stato di alterazione psico-fisica, presumibilmente determinato da abuso di alcool e sostanze stupefacenti. Nel frangente gli operatori della Volante sono stati direttamente contattati dalla persona che aveva fatto la segnalazione, la quale, opportunamente sentita a sommarie informazioni, ha riferito che poco prima, mentre stava riposando in casa, era stato svegliato dal suono dell’allarme della gioielleria.

Affacciatosi dalla finestra ha notato l’uomo, successivamente fermato dagli agenti, il quale, dopo aver prelevato la grata di un tombino dalla propria sede, l’ha scagliata ripetutamente contro la vetrina della gioielleria.

Una vetrina (che ha retto) è per sempre

L'uomo ha così contattato prontamente il 112 N.U.E. richiedendo l’intervento della Volante ed informando l’operatore di Sala Operativa circa i movimenti dell’uomo senza mai perderlo di vista. Nel corso degli accertamenti di Polizia è emerso  che la vetrina ha riportato evidenti scheggiature ed incrinature estese, mentre ai piedi della stessa è stato rinvenuta dagli agenti la grata del tombino utilizzata per il compiere il reato. Il giovane intercettato, in merito all’accaduto, ha riferito che, a seguito di una lite con la compagna e dopo aver fatto uso di alcool e di sostanza stupefacente del tipo “Crack”, aveva tentato di asportare alcuni preziosi esposti nella vetrina, al fine di rappacificarsi con la fidanzata.  Poco dopo giungeva sul posto il titolare della gioielleria che constatava il danneggiamento della vetrata ed appurava che, nonostante i numerosi colpi inflitti, il reo non era riuscito ad aprire un varco al fine di raggiungere gli articoli esposti.

Agli arresti domiciliari

Il giovane colto in flagranza è stato in arresto per il reato di tentato furto aggravato e condotto in Questura per la conseguente attività. Al termine degli accertamenti, lo stesso veniva sottoposto alla misura degli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida, così come disposto dal P.M. di turno. Nella mattinata odierna il Giudice convalidava l’arresto.

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