Senigallia, condannato a 4 anni e 3 mesi per violenza sessuale: Predieri si è consegnato in carcere a Pesaro

Senigallia, condannato a 4 anni e 3 mesi per violenza sessuale: Predieri si è consegnato in carcere
Senigallia, condannato a 4 anni e 3 mesi per violenza sessuale: Predieri si è consegnato in carcere
di Sabrina Marinelli
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Mercoledì 14 Giugno 2023, 04:10 - Ultimo aggiornamento: 11:23

SENIGALLIA - Si è consegnato ieri mattina nel carcere pesarese di Villa Fastiggi Alessandro Predieri, il 37enne senigalliese condannato in via definitiva per violenza sessuale a 4 anni e 3 mesi. La Cassazione mercoledì scorso aveva rigettato il ricorso con cui l’imputato aveva impugnato la sentenza di secondo grado. Era diventato un caso nazionale il suo, accusato di aver ridotto in schiavitù tre giovanissime ragazze, abusando di loro e istigandole al suicidio. Con queste gravi accuse era finito a processo il 21 marzo 2016, al termine delle indagini del Commissariato di Senigallia.

Tra le presunte vittime c’era la moglie Jessica Bertolini, che l’ha sempre difeso, e un’altra che non ha voluto procedere nei suoi confronti.

Solo una donna, 16enne all’epoca dei fatti, si è costituita parte civile testimoniando contro di lui per gli abusi subiti. Con lei Predieri aveva girato anche un video inviato a Silvio Berlusconi, a cui aveva chiesto un prestito per avviare un’attività e potersi così sposare. Filmato mostrato in aula durante il processo. Per la riduzione in schiavitù e l’istigazione al suicidio è stato assolto ma il reato di violenza sessuale, senza aggravante, è rimasto e per questo dovrà scontare una condanna. In primo grado la pena era stata quantificata in 8 anni e 6 mesi dimezzata in Appello.

Era a Pesaro

Si è presentato ieri a Pesaro, nel penitenziario, senza attendere l’ordinanza di carcerazione. Potrà chiedere una misura alternativa dopo un periodo di osservazione e frequenza di un percorso di recupero. Il Tribunale di sorveglianza potrà concedergli un beneficio come l’affidamento ai servizi o la detenzione domiciliare. Dovrà dar prova di effettiva resipiscenza ossia di essersi ravveduto dopo aver compreso l’errore commesso.
Dovrà anche risarcire la vittima. I trentamila euro di provvisionale, al cui pagamento fu condannato in primo grado dalla Corte di Assise, non sono mai stati versati alla vittima che ha aperto un’associazione per aiutare altre ragazze. Martedì è attesa una nuova sentenza presso il Tribunale di Ancona. Insieme alla moglie, Alessandro Predieri è imputato per calunnia e diffamazione ai danni degli avvocati Domenico Liso e Roberto Paradisi. Il pubblico ministero ha chiesto una condanna per entrambi a due anni e due mesi. Il giudice dovrà esprimersi.

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