Gaffe social sul Covid: insulti al vicesindaco. E anche la maggioranza prende le distanze

Gaffe social sul Covid: insulti al vicesindaco. E anche la maggioranza prende le distanze
Gaffe social sul Covid: insulti al vicesindaco. E anche la maggioranza prende le distanze
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Sabato 2 Gennaio 2021, 07:00

SENIGALLIA  - Insulti e l’augurio di ammalarsi rivolti al vicesindaco da quanti non hanno perdonato la condivisione di un post, in cui il covid viene definito «un’influenza che colpisce anziani e malati». I leoni da tastiera sono stati impietosi di fronte ad una presa di posizione che finora non è stata smentita e che, anzi, il silenzio rafforza. La condivisione del post nella pagina Facebook di Riccardo Pizzi, che è anche assessore alla Cultura e alla Pubblica istruzione, è ancora presente ma non è più possibile però leggerne il contenuto. “Allegato non disponibile”. Appare questa scritta, il che sta a significare che l’autore l’ha rimosso oppure ha ristretto la possibilità di vederlo alle sole amicizie. 


Il consigliere comunale Luigi Rebecchini, di Forza Italia-Civici per Senigallia, ha chiesto al vicesindaco di chiarire, di scusarsi e dissociarsi, altrimenti, se davvero è quello il suo pensiero, attende le sue dimissioni.

Ha chiesto anche l’intervento del sindaco, invitandolo a ritirare le deleghe, ma Olivetti, pur non condividendo i contenuti del post, giudica sacrosanta la libertà di pensiero. Se sui social i commenti più estremi si sono lasciati andare ad insulti oltre ad augurare al vicesindaco e alla sua famiglia il Covid, il termine più utilizzato è stato «vergogna». Chi l’ha urlato contro il post e chi invece si è vergognato di essere rappresentato da lui. «Mai mi sono vergognato così tanto di essere senigalliese – il commento dell’ex assessore Enzo Monachesi - questo signore è il vicesindaco figura apicale istituzionale». Seppure siano molte le reazioni dure che il post ha scatenato, ci sono anche senigalliesi che l’hanno difeso. «Conosco Riccardo Pizzi prima che come politico come persona – riporta un commento -, questa polemica sui social è sicuramente il frutto di una cattiva interpretazione e strumentalizzazione. Non ha bisogno che lo difenda, è un avvocato e sa difendersi da solo, però ci tenevo perché al di là delle vedute politiche, che possono anche non coincidere, è una bravissima persona». «Se non ci fossero sul terreno oltre 60mila morti, oltre 270 medici e 80 infermieri deceduti e persone ridotte sul lastrico per il fermo economico, si potrebbe pensare ad uno scivolone di cattivo gusto, magari scappato di senno per la voglia di essere presente sui social – interviene Gennaro Campanile, consigliere di Amo Senigallia -. Riccardo Pizzi ha un ruolo pubblico importante e le sue parole pesano sulla comunità. Aspettiamo che si dissoci dalla odiosità di quello che ha sottoscritto ammettendo lo scivolone e cospargendosi il capo di cenere»

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