Senigallia, dirotta il bonifico dell'imprenditore per il commercialista: l’hacker-fantasma si intasca 42mila euro

Denaro in Finlandia, romeno (irreperibile) a processo

Senigallia, dirotta il bonifico dell'imprenditore per il commercialista: l’hacker si intasca 42mila euro
Senigallia, dirotta il bonifico dell'imprenditore per il commercialista: l’hacker si intasca 42mila euro
di Stefano Rispoli
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Mercoledì 6 Marzo 2024, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 11:32

SENIGALLIA Quel bonifico era stato disposto da un noto imprenditore senigalliese per saldare la parcella di un commercialista milanese. Ma al professionista i 42.752 euro non sono mai arrivati. Con un vorticoso giro di partite online, i soldi sono finiti sul conto corrente di una banca finlandese, intestato ad un 45enne romeno ufficialmente residente ad Arcore, ma di fatto sparito nel nulla, come dimostra un decreto di irreperibilità emesso dalla procura nel marzo 2022. 

Le ricerche

Contro l’hacker romeno è stato aperto un processo per frode informatica e accesso abusivo a sistemi telematici, ma il destino sembra segnato: per quanto ieri il giudice Antonella Passalacqua abbia disposto ulteriori ricerche, fissando la prossima udienza al 17 dicembre 2024, ci vorrebbe un miracolo per rintracciare l’imputato-fantasma, probabilmente scappato con il malloppo. Resta tuttora un mistero come sia riuscito ad entrare nella home banking della società a responsabilità limitata, con sede a Milano, di cui è rappresentante legale la vittima, l’imprenditore senigalliese di 85 anni fondatore di varie società impegnate in più settori. Quella che ancora oggi gestisce in prima persona è una holding che opera da decenni nell’ambito dell’ambiente, della sicurezza e delle bonifiche del territorio, nonché nel settore delle acque minerali.

La denuncia

Nel giugno 2020 l’imprenditore si è presentato nella caserma dei carabinieri di Senigallia per denunciare la volatilizzazione di un bonifico da 42.752 euro che la sua società aveva disposto, un mese prima, a favore di un commercialista milanese.

La disposizione di pagamento era stata puntualmente operata dalla filiale jesina di una banca presso la quale la società aveva i propri conti, attraverso il sistema di home banking. Tuttavia, il beneficiario non ha mai ricevuto l’accredito di quell’importo, benché sia stato addebitato sul conto corrente della società in questione. Ricevuta la denuncia, i carabinieri hanno avviato i dovuti accertamenti. Così, si è scoperto che la filiale jesina, ricevuta la disposizione online il 29 maggio 2020 a favore del commercialista milanese, aveva regolarmente fatto partire il bonifico, ma per cause misteriose i soldi erano stati dirottati il successivo 1° giugno sul conto corrente, aperto presso una filiale di San Giuliano Milanese, intestato ad un 45enne romeno. Lo stesso giorno, tramite home banking, l’imputato avrebbe reindirizzato i 42mila euro su un altro conto corrente, appoggiato presso una banca finlandese, intascandosi così il denaro. Per poi scomparire nel nulla.

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