ANCONA - Sempre più banchi vuoti. Tanto da cancellare sei intere classi dalle scuole dell’infanzia alle medie. Parallelamente torna a crescere invece la presenza degli alunni stranieri. Mentre il Comune continua a investire nell’edilizia scolastica con lavori in corso per 10,5 milioni a cui si potrebbero aggiungere interventi per 6 milioni con i fondi Pnrr.
Nei nidi in arrivo 14 nuove educatrici, torna la possibilità di iscrivere i bimbi al tempo prolungato in base però alla disponibilità degli spazi dei singoli istituti comprensivi. E al personale aggiuntivo in fase di assegnazione dall’Ufficio scolastico regionale.
Le iscrizioni
L’anno scolastico 2022-23 è stato presentato ieri in Comune presenti il sindaco Valeria Mancinelli, gli assessori Tiziana Borini (Politiche educative), Emma Capogrossi (Politiche Sociali) Stefano Foresi (Manutenzioni) e Paolo Manarini (Lavori pubblici), il direttore generale Ufficio scolastico regionale Marco Ugo Filisetti.
L’assistenza
Potenziato anche il settore dedicato all’assistenza educativa con 195 alunni con disabilità di cui 20 nuove richieste con un investimento di 1,2 milioni. A cui aggiungere mezzo milione per i servizi di assistenza a domicilio. «C’è un forte impegno da parte dell’Amministrazione per garantire il pieno diritto allo studio a studenti con disabilità – afferma l’assessore alle Politiche Sociali Emma Capogrossi - Siamo consapevoli che dobbiamo mettere in campo più risorse possibili perché l’integrazione scolastica, che riveste un ruolo fondamentale nel percorso di crescita per gli studenti con disabilità, possa realizzarsi positivamente sul piano didattico, formativo e relazionale». Sul fronte dei servizi, considerato il termine dell’emergenza sanitaria e le ultime note ministeriali l’Amministrazione sta predisponendo la riapertura (a-5 settembre) delle iscrizioni alla mensa scolastica per il tempo prolungato. L’inizio della mensa scolastica avverrà dal 19 settembre. «Gli istituti comprensivi - ha sottolineato la Borini - potranno posticipare l’avvio se non avranno a disposizione l’organico del personale necessario per la sorveglianza». Personale in arrivo però come assicurato dal dg Filisetti «dopo aver rilevato le necessità degli istituti». Anche se il personale in deroga sarà la metà rispetto alla dotazione di mille persone (su base regionale) durante il Covid.