L’udienza
Ieri è partito il procedimento davanti al collegio penale. La donna, connazionale dell’imputato, non è parte civile. Si è dato atto che il 41enne ha pendente anche un altro processo, sempre per maltrattamenti nei confronti della moglie. I due fascicoli verranno riuniti all’udienza del 13 dicembre. Le accuse prendono in considerazione un lasso di tempo abbastanza ampio, che va dal 2015 al 2022, anno dell’episodio delle percosse con il matterello e il conseguente allontanamento da casa del bengalese su disposizione del gip.
Futili motivi
Le liti sarebbero scattate per futili motivi e, in particolare, dal sospetto nutrito dall’uomo: il presunto tradimento della moglie. Lei avrebbe vissuto una quotidianità familiare dettata dalla paura. Lui, secondo le accuse, l’avrebbe percossa più volte, arrivando a colpirla alla testa e a stringerle il naso talmente forte da farle uscire il sangue. Nonostante le lesioni, sarebbe stata costretta a non chiamare le forze dell’ordine, ricorrendo solo in pochissime occasioni alle cure del pronto soccorso. Le prognosi: tra i 5 e i 7 giorni.
Nella primavera del 2022, le Volanti della polizia erano intervenute in corso Carlo Alberto su segnalazione di un passante: aveva assistito a un diverbio tra marito e moglie, con lui che strattonava pesantemente la donna per un braccio. Gli agenti avevano fermato l’uomo e ricostruito l’episodio: poco prima lei era stata percossa a casa con un matterello. Nel giro di poche settimane il gip aveva preso provvedimenti e il 41enne era stato allontanato da casa. Difeso dall’avvocato Stefano Brugipaglia, l’operaio non ha scelto riti alternativi sicuro di poter smontare le accuse a dibattimento.
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