OSIMO - Sono arrivati poco dopo la mezzanotte di sabato. Erano in quattro, tutti incappucciati. Hanno disattivato l’allarme, hanno manomesso il cancello e poi sono entrati con una motrice. In meno di mezz’ora l’hanno agganciata ad un semirimorchio che trasportava un container carico di guanti in lattice, richiestissimi in tempi di pandemia, e se ne sono andati, sparendo nel nulla. Un colpo da 300mila euro.
«Guardateli questi delinquenti seriali che si sono introdotti in azienda: le forze dell’ordine ve la faranno pagare e finirete in galera, miserabili». L’anatema social è di Stefano Marconi, ex presidente dell’Anconitana e patron della Rays Spa, azienda leader nel settore dell’health care. Ha pubblicato lui stesso alcuni frame del video ripreso dalle telecamere della sua ditta, ad Osimo Stazione, in cui si vedono i ladri entrare nel parcheggio con un camion Iveco Stralis (la cui targa è stata coperta con un cartone) e poi agganciare il semirimorchio da 40 piedi e il container pieno di confezioni di guanti, arrivati dalla Malesia dopo essere stati sdoganati nel porto di Ancona.
«Il container era stato lasciato, come sempre, nelle bocche di carico del magazzino - racconta l’imprenditore -.
Marconi ha lanciato un appello sui social per mettere tutti in guardia: i guanti, infatti, potrebbero essere rintracciati, se immessi sul mercato, tramite il numero di lotto. L’ex presidente dell’Anconitana ha sporto denuncia ai carabinieri che ora danno la caccia alla gang. Si tratta del secondo furto subito da Marconi negli ultimi tre anni: nell’ottobre 2018 i ladri avevano fatto irruzione nello stabilimento di cosmetica della Rays, in via Giolitti, per rubare computer e costosi strumenti elettronici. «Mi sento nel mirino - dice l’imprenditore -, spero solo che li prendano».