NUMANA - Città Ideale all’ex Santa Cristiana di Marcelli, siamo al punto di svolta. Dopo cinque tentativi andati deserti, l’asta giudiziaria chiusa la scorsa settimana ha visto contendersi l’incompiuta di Lanari da due società immobiliari, una del Milanese e l’altra umbra. Ed è stata quest’ultima a fare il rilancio definitivo. Se nel marzo 2018 i curatori fallimentari tentarono di vendere all’asta giudiziaria per 30milioni di euro tutta l’area di circa 46mila metri quadrati, di cui 19mila già edificati, si è passati progressivamente per ribassi del 25% ogni volta.
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L’ultimo tentativo andato deserto nell’estate 2020 fu con base d’asta di 9,52 milioni di euro.
Inizialmente al posto del glorioso e maestoso complesso ricettivo, dovevano sorgere 247 ville immerse nel verde, un hotel di lusso, un centro congressi, un centro benessere e una parte commerciale. Il cantiere avviato da Komaros Borgo, società che fu di Pietro Lanari, andata in crisi finanziaria dopo il crac di Banca Marche dalla quale ottenne il prestito per l’investimento milionario, vide realizzare in realtà solo un lotto, con 116 villette mono e bifamiliari oggi incompiute, su un’area di circa 19mila mq, che comprendeva anche un grande ristorante al centro e sei locali commerciali. Poi lo stop nel 2013, dopo due anni di lavori.
Tanto che il secondo lotto, composto da due aree urbane di circa 27mila mq, dovevano ancora essere definite nel loro utilizzo e sono dunque rimaste libere. Ora tutto, salvo imprevisti clamorosi, passerà in mano a imprenditori umbri che potranno completare la Citta Ideale al posto del Santa Cristiana e proporre eventualmente anche delle varianti al progetto. Ma su questo il sindaco di Numana, Gianluigi Tombolini, non si sbilancia: «E’ prematuro, so che c’è stata una aggiudicazione provvisoria e ho avuto un contatto con un intermediario che ha già chiesto appuntamento in Comune».
Di certo però per tutta la riviera del Conero l’asta chiusa con successo è una svolta epocale: «L’area si trova in una zona strategica non solo per Numana, ha una grande valenza turistica, farà da volano e finalmente supereremo quel neo che si protrae da quasi 10 anni» ha commentato ieri fiducioso il sindaco. Non solo i creditori dell’impresa fallita, che aspettano liquidità, ma anche residenti e villeggianti di Marcelli, preoccupati dalla convivenza con quell’area degradata, hanno tirato un sospiro di sollievo.