Perde a biliardo e picchia l'avversario con la stecca: condannato

Perde a biliardo e picchia l'avversario con la stecca: condannato
Perde a biliardo e picchia l'avversario con la stecca: condannato
di Federica Serfilippi
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Venerdì 19 Giugno 2020, 08:05

JESI - Perde a biliardo e picchia il diretto avversario con la stecca usata fino a poco prima per giocare: condannato un siciliano di 41 anni per lesioni aggravate. All’uomo sono stati inflitti dal giudice Elisa Matricardi otto mesi di reclusione, pena sospesa. Al processo, parte civile era un 29enne jesino, vittima della violenza dell’imputato, scatenatasi in un bar alle porte di Jesi.

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Lo jesino, assistito dall’avvocato Moreno Giaccaglia, aveva riportato un trauma all’altezza dell’orecchio, per cui era finito al pronto soccorso
Inizialmente, i medici avevano stilato una prognosi di venti giorni, poi aumentata in seconda battuta. Il fatto finito in tribunale è avvenuto il 4 maggio del 2015.
 
Ci sono voluti cinque anni per arrivare a sentenza anche perché in un primo momento c’erano stati degli errori di notifica a causa dell’errata trascrizione dei dati dell’imputato. La violenza era esplosa nel primo pomeriggio, dopo la fine di una partita a biliardo giocata in un bar. A contendersi la vittoria al tavolo verde erano stati il 41enne siciliano e lo jesino. 
Tutto si era svolto regolarmente, senza alcun tipo di intralcio. Alla fine, il match era andato alla parte civile. Non ci sarebbe stato nulla in palio. Dopo la fine della partita, però, si era scatenata la furia dell’imputato. All’improvviso e, apparentemente, senza motivo. O comunque spropositata di fronte a un semplice ko rimediato durante una partita di biliardo. Stando a quanto raccontato dal 29enne, l’imputato aveva impugnato la stecca e aveva iniziato a percuoterlo all’altezza del volto. Il legno aveva colpito ripetutamente la parte esterna dell’orecchio, dove nel frattempo si è formata una cicatrice, e il collo. La vittima, per le botte ricevute, era finita al pronto soccorso di Jesi. Dopo le prime cure, era partita la denuncia nei confronti dell’aggressore, ieri condannato a otto mesi, pena sospesa. 

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