Passamontagna e Bmw
La banda del gasolio

Passamontagna e Bmw La banda del gasolio
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Sabato 18 Gennaio 2014, 12:35 - Ultimo aggiornamento: 20 Maggio, 17:23
JESI - Stavano per rubare due taniche di gasolio dall'azienda di raccolta e stoccaggio cereali Upa (Unione produttori agricoli - societ cooperativa srl) di via Verziere, ma alla vista della volante, hanno abbandonato la refurtiva e tentato una disperata fuga. La Bmw 320 scura sulla quale i due ladri stavano scappando è stata bloccata, ma solo uno dei malviventi è stato acciuffato e arrestato per il reato di tentato furto aggravato. Per il complice, le ore sono contate, perché i poliziotti avrebbero indizi utili per rintracciarlo.



E' successo alle 23,30 di giovedì, in via Verziere. La stessa azienda era già stata vittima di un furto consistente di un quintale e mezzo di diesel la settimana scorsa. Alcuni residenti avevano notato allontanarsi una berlina di colore scuro e lo hanno segnalato al 113. Così il dirigente del Commissariato dottor Antonio Massara ha istituito dei rafforzati servizi di controllo della zona per prevenzione ai reati predatori. Proprio mentre la volante perlustrava il quartiere, è arrivata la segnalazione da parte di un cittadino al 113: due individui erano stati visti scavalcare la recinzione dell'azienda. Infatti i due banditi volevano rubare delle taniche di gasolio, le avevano già preparate e stavano per caricarle in macchina quando hanno visto oltre la recinzione, le sirene blu della volante che si precipitava.



Abbandonate le taniche, i due ladri si sono allontanati a bordo della loro Bmw, ma i poliziotti hanno inseguito la vettura riuscendo a bloccarla. Uno dei due è riuscito a scappare via a piedi, facendo perdere le sue tracce nelle campagne circostanti e approfittando dell'oscurità.



L'altro - un moldavo di 35 anni (H.A. le sue iniziali) dimorante a Fabriano e risultato essere il proprietario della macchina - è stato arrestato per il reato di tentato furto aggravato. Ieri mattina è comparso davanti al giudice del tribunale di Ancona, che ha convalidato l'arresto e lo ha rimesso in libertà. Il processo si aprirà il 31 gennaio con rito abbreviato. L'azienda agricola ha subito danni alla recinzione, che era stata tagliata con delle cesoie rinvenute nella vettura, insieme ad altri arnesi da scasso (cacciaviti, tronchesi, due guanti e due passamontagna). La vettura è stata sottoposta a sequestro penale e sarà analizzata dagli esperti della Scientifica alla ricerca di eventuali tracce di Dna, impronte e tracce utili a identificare anche il complice. Sono in corso perquisizioni e indagini.
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