Notte di eccessi, caos in centro: a Jesi esplode la rabbia dei residenti

Notte di eccessi, caos in centro: a Jesi esplode la rabbia dei residenti
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Lunedì 11 Novembre 2019, 07:25 - Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 10:25

JESI  - La movida non è festa per tutti, anzi. Il rischio concreto che il divertimento ad alto voltaggio dei giovani e giovanissimi che trascorrono il weekend in città bevendo e facendo serata in una chiassosa allegria si trasformi in una sorta di faida con i residenti, è davvero dietro l’angolo. E così la vitalità offerta dai locali del centro, valida alternativa al divertimento a molti km da casa, diventa un incubo che si ripete per chi invece in centro ci vive.

«Domenica mattina, come tutte le domeniche mattina sono rintronata e stanca - scrive una residente del centro - ma non perché piena dei postumi di un sabato sera mondano, ma perché ho subìto di nuovo la prepotenza dei ragazzi anche e soprattutto minorenni ubriachi che andando in giro per il centro storico di Jesi fino alle 3 del mattino ubriachi o forse rintronati dall’assunzione di chissà quale sostanza, girano per i vicoli del centro svegliandoci di continuo con cori e schiamazzi».

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Un fracasso che in particolare si concentra lungo le scalette tra via Roccabella e vicolo Fiasconi, come sottolinea la residente nella sua lettera aperta. «Sono pienamente convinta che situazioni analoghe si verifichino in tutto il centro storico - scrive ancora la residente - anche dalle testimonianze dei miei vicini e amici, costretti a subire la stessa confusione anche in ore più tarde». E se qualche residente si affaccia e cerca di allontanare i ragazzi chiassoni, questi si rintanano nei vari vicoli con la complicità del buio. La stessa che garantisce loro di non essere visti quando fumano e bevono. «Magari - scrive la residente - si potesse ampliare il controllo della polizia locale fino a mezzanotte, ma purtroppo temo che non basti. Credo che sia necessario un controllo più assiduo e mirato per le vie del centro, lungo i vicoli del centro storico dove si annidano questi ragazzi, convinti di non essere sorpresi dalle forze dell’ordine…». I residenti della zona si sono rivolti al 112 e al 113 segnalando i numerosi episodi e disordini notturni. Carabinieri e Polizia presidiano il centro, spesso sia con le pattuglie a lampeggiante acceso, sia con militari a piedi e in abiti civili, che magari non vengono notati dai residenti e ovviamente neanche dai teppistelli chiassoni.

Ma il controllo del centro si deve aggiungere anche ai molteplici interventi per emergenze, reati, incidenti stradali, servizi preventivi contro le stragi del sabato sera e contro i reati. «Probabilmente al Comune e al sindaco non interessa tutto questo perché così si tiene in vita il centro storico, incassando con permessi e consumi, ma ci siamo anche noi residenti, che continuiamo a subire senza sosta.

Arriveremo al punto - conclude la residente nella sua lettera - che ci toccherà trascorrere tutti i sabati sera presidiando i nostri portoni, in modo che non ci facciano danni o che non sporchino con gli eccessi delle loro serate alcoliche, visto che puntualmente tocca a noi ripulire al mattino».

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