Un vuoto che può essere legislativo come fa notare il sindaco Maurizio Mangialardi. «Quando si tratta di minori sappiamo cosa fare – interviene – sequestriamo gli alcolici, multiamo i genitori ma quando sono maggiorenni? In molti casi lo sono ma se non assumono condotte moleste diventa difficile anche per chi controlla intervenire. La legge non permette di intervenire verso una persona che ha bevuto troppo, a meno che non dia fastidio o stia guidando. Apprezzo invece molto il rigore del gestore nel selezionare i clienti all’ingresso lasciando fuori gli ubriachi. Restano fuori e si riversano in via Fiorini. «Per eventi eccezionali la strada è stata chiusa – aggiunge il sindaco – però non sono molto d’accordo sul fatto di privatizzarla ogni sabato sera». C’è un prima e a volte anche un dopo che non funziona. Il durante sì e anche molto bene. Il popolo della notte brillo sui treni, alticcio sulle navette arriva a volte barcollante davanti alla discoteca dove non può entrare. Scene di degrado giovanile che a volte, nella peggiore delle ipotesi, degenerano in risse o necessitano di una corsa in ambulanza.
I controlli, come ha fatto sapere Ferrovie dello Stato, erano stati intensificati proprio in occasione della festa di chiusura del giardino del Mamamia, consapevoli che da Ancona a quell’ora la maggior parte dei passeggeri era diretta lì. In discoteca i bulli ubriachi non sono entrati. «E’ un problema non lo nego perché noi lo riscontriamo ma avviene prima e fuori e non è facile da gestire – Francesco Sabbatini Rossetti, titolare del Mamamia – i controlli vediamo che ci sono ma dipende molto dal senso civico delle persone e dei genitori quando parliamo di minorenni». La discoteca filtra gli ingressi. In passato la discriminante era l’abito. In alcune infatti se non eri vestito bene non entravi. Ora invece è l’alcol. «Gli ubriachi non entrano – aggiunge il titolare del Mamamia –, la prima selezione viene fatta visivamente poi ci sono due alcoltest che sono a disposizione di tutti. Abbiamo quaranta addetti alla sicurezza che controllano anche gli zaini. Ne troviamo spesso pieni di alcolici e ai ragazzi che vogliono entrare, sempre che siano sobri, svuotiamo le bottiglie davanti a loro. Abbiamo anche un’ambulanza fissa, i vigili del fuoco sempre presenti. Disincentiviamo l’alcol con i prezzi perché una bevuta costa 7 euro. Il problema però è che se li portano da casa e li comprano al supermercato. Abbiamo messo a disposizione una navetta per evitare che prendano la macchina».
Personale e sevizi a carico della discoteca, compresa la chiusura di via Fiorini, su cui la proprietà paga suolo pubblico e rifiuti quando viene interdetta al traffico. «Se può servire si può chiudere sempre – conclude - ma non credo sia tanto un problema di viabilità».
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