JESI Messaggi persecutori, minacce e i danneggiamenti all’auto dell’ex compagna. È stato condannato a un anno e tre mesi di reclusione, pena sospesa, un marocchino residenti a Jesi. Doveva rispondere di stalking e danneggiamenti. La sentenza è stata emessa dal giudice Carlo Cimini. Il 30enne dovrà versare all’ex, costituitasi parte civile, una provvisionale da 8mila euro. La donna aveva sporto denunciata ai carabinieri lo scorso luglio, dopo aver trovato gli specchietti della vettura completamente divelti. L’ultimo episodio di una serie di vessazioni subite.
La ricostruzione
Stando a quanto emerso nel corso del dibattimento, i due avevano portato avanti tra il 2021 e il 2022 una relazione piuttosto burrascosa, fatta di alti e bassi e numerose litigate.
Il secondo blitz
Sei mesi dopo, a luglio 2022, il secondo raid: erano stati spaccati gli specchietti dell’auto della donna, parcheggiata questa volta sotto casa. Anche questo atto vandalico è stato attribuito all’ex compagno di lei. «Non mi fermo qui, ti brucio completamente la macchina» le avrebbe detto lui. L’imputato, difeso d’ufficio dall’avvocato Alessandro Calogiuri, rigettato tutte le accuse. Ma nel 2024 dovrà affrontare un altro processo: un’ulteriore ex lo ha denunciato per il furto del telefonino. Un fatto emerso nel corso del processo che si è chiuso con la condanna a un anno e tre mesi per entrambi i capi d’imputazione. La donna era assistita dall’avvocato Manola Micci.
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