Gioca alle slot con il Green pass di un amico, game over per un 18enne: cellulare sequestrato e denuncia

Il ragazzo è stato denunciato dalla polizia
Il ragazzo è stato denunciato dalla polizia
di Talita Frezzi
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Lunedì 7 Marzo 2022, 02:40

JESI - Troppo grande la tentazione delle slot machine. Troppo grande che un ragazzo di 18 anni jesino non solo ha sfidato la sorte, ma pure la legge: pur di entrare nella “Sala Slot & Live Poker” del Paradise Playcenter di Monsano, per la prima volta (essendo 18enne) nella sala slot più grande delle Marche con 70 slot machines, avrebbe fatto di tutto, anche farsi prestare un documento. Ma se la fortuna è cieca, gli agenti del Commissariato di Jesi ci vedono benissimo e sabato sera, quando hanno eseguito i controlli sulle normative anti-Covid 19 sia nei locali della sala giochi e ristorante del Paradise che all’annessa Sala Slot – riservata solo ai maggiori di 18 anni e in possesso di Super Green pass – hanno notato subito quel giovane che tentava di defilarsi. Così lo hanno raggiunto e gli hanno chiesto generalità e green pass. 

 
Il ragazzo lo ha esibito, ce l’aveva sul telefono. Ma gli agenti hanno voluto verificare che i dati del super green pass corrispondessero con quelli del documento di identità, per evitare un uso improprio del certificato verde. Quando il ragazzo ha esibito la carta d’identità, il sogno della serata nel grande parco dei divertimenti è crollato miseramente. Il Green pass riportava un altro nome rispetto a quello del documento. A quel punto, il giovane ha dovuto ammettere che il gpass non era suo, ma di un amico che glielo aveva “prestato” per farlo entrare nella Sala Slot dove la direzione esige lo scrupoloso rispetto dei protocolli anti-Covid vigenti e di tutte le regole per accedere ai servizi. Pertanto, gli operatori hanno sequestrato il cellulare sul quale si trovava la certificazione impropria e denunciato il 18enne alla Procura di Ancona per sostituzione di persona. Stessa denuncia, in concorso, sia per l’utilizzatore che per l’amico compiacente, un 20enne anche lui jesino. Gli altri avventori della popolare sala giochi di Monsano sono risultati tutti in regola. 
Il weekend di controlli interforze, come disposto dal Questore di Ancona Cesare Capocasa, per la verifica del rispetto della normativa anti-Covid 19 e la prevenzione dei fenomeni criminosi connessi alla movida ha dato esito positivo, nel senso che a fronte degli oltre 200 green pass controllati, non sono emerse altre irregolarità.

In azione, nel servizio interforze, la Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri. Sono stati controllati 5 esercizi di somministrazione cibo e bevande a Jesi: sono state verificate le previste certificazioni verdi in possesso dei clienti (189) e dei lavoratori (18). Ed è emerso un rispetto assoluto della normativa. Sotto la lente d’ingrandimento, anche la movida jesina, i circoli privati e le discoteche di Jesi e Monsano. Gli esercenti e residenti del centro storico jesino hanno dimostrato apprezzamento per l’attività di prevenzione delle forze di polizia nei continui servizi d’ordine pubblico, che appare aver dato nelle ultime settimane, maggiore tranquillità. 

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