Jesi, inquilini abusivi e ladri di energia nella case popolari: 4 denunciati nel blitz a Palazzo Santoni

Jesi, inquilini abusivi e ladri di energia nella case popolari: 4 denunciati nel blitz a Palazzo Santoni
Jesi, inquilini abusivi e ladri di energia nella case popolari: 4 denunciati nel blitz a Palazzo Santoni
di Fabrizio Romagnoli
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Giovedì 16 Novembre 2023, 02:40 - Ultimo aggiornamento: 17 Novembre, 10:32

JESI - Si erano introdotti in tre degli alloggi a edilizia convenzionata di proprietà del Comune e gestiti per le assegnazioni dall’Erap, che erano stati realizzati una dozzina d’anni fa con il recupero di Palazzo Santoni nel cuore del centro. Li avevano occupati abusivamente. Per l’utilizzo dell’energia elettrica si erano allacciati all’utenza intestata al Comune di Jesi che, nel palazzo, gestisce direttamente lo spazio espositivo a piano terra utilizzato per mostre e incontri pubblici e alcuni locali sedi di associazioni. 

I reati 

Sono stati scoperti martedì scorso nell’ambito di un’operazione a cui hanno preso parte polizia, carabinieri e polizia locale, col coordinamento del dirigente del Commissariato di Jesi, il vice questore Paolo Arena.

Sono stati denunciati in stato di libertà in 4 per i reati di invasione di edifici e furto aggravato di energia. Si tratta di un cittadino marocchino che ha dichiarato di essere domiciliato ormai da alcuni anni all’interno dell’appartamento dove è stato trovato, di un siciliano e infine di una coppia di coniugi di nazionalità romena: già destinatari di sfratto da un’altra abitazione dove risultavano avere ancora la residenza, hanno ammesso di avere occupato l’alloggio abusivamente e di vivere all’interno insieme ai due figli minori. Era stato il Comune a segnalare una presunta situazione di occupazione abusiva. Palazzo Santoni è un immobile storico nel cuore del centro: piazza Federico II è a meno di cento metri prendendo l’omonima via Santoni, la mole dell’edificio, che sta lì con l’attitudine di una fortezza probabilmente dal 1200, si allunga verso vicolo Ripanti. A ricordarne la storia antica, l’intestazione “De Santonibus” che ancora si distingue su alcune finestre e i resti di una scritta in latino sul bel portale dietro cui si apre lo spazio per mostre e appuntamenti culturali del Comune. Il recupero, sotto l’egida del “Contratto di quartiere” che in città ha ancora interventi aperti e da completare, come quello abitativo delle ex carceri sempre in centro ma dall’altro lato di piazza Federico II, è stato inaugurato nell’aprile 2012. E ha previsto la realizzazione di alcuni alloggi di edilizia convenzionata. In tre di questi ieri hanno fatto ingresso le forze dell’ordine: in un appartamento al piano terra si era stabilita la famiglia di nazionalità rumena, in un secondo e in un terzo alloggio gli altri due individui destinatari delle denunce. 

In pessimo stato


Tutti gli alloggi si presentavano in pessimo stato d’uso. Al pianterreno, in un vano tecnico dove sono posizionati i contatori della luce, questi sono apparsi manomessi. Numerosi cavi a vista erano collegati allo stesso contatore e le giunzioni erano ricoperte con nastro isolante, costituendo una situazione di pericolo. Situazione che ha visto le forze di polizia chiedere l’intervento di personale tecnico, che ha accertato l’allaccio abusivo a danno del Comune di Jesi, intestatario dell’utenza. L’impianto è stato messo in sicurezza e i quattro sono stati accompagnati in commissariato per la formalizzazione del deferimento. Altra denuncia martedì scorso, quella a carico di un 35enne jesino: percorreva via Setificio alla guida di una Opel Astra, nonostante la patente gli fosse stata ritirata a giugno, ed era recidivo. 

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