«Avete da fumare?». Poi scatta la rapina: sedicenni accerchiati e derubati dal branco ad Ancona

«Avete da fumare?». Poi via i soldi. Accerchiati e derubati dal branco ad Ancona
«Avete da fumare?». Poi via i soldi. Accerchiati e derubati dal branco ad Ancona
di Emanuele Coppari
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Martedì 31 Gennaio 2023, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 3 Maggio, 14:11

ANCONA - «Avete il fumo?». Tre parole possono essere il lasciapassare per il terrore se a sibilarle è il capo di un drappello di ragazzotti con sguardo da duri e atteggiamento minaccioso, e se sono rivolte a due sedicenni colti di sorpresa alla fermata del bus. Si sentivano in trappola i due adolescenti, accerchiati dal branco che non voleva fumare, ma quella era solo la scusa per abbordarli e poi derubarli. In piazza Ugo Bassi alla fermata dei bus è sceso il gelo della paura. 

 
Il fatto 


Era il primo pomeriggio di sabato scorso, era ancora giorno.

Un ragazzo si è avvicinato ai due minorenni per chiedere se avevano il fumo. Poi dietro sono spuntati come ombre altri due, tre, cinque: alla fine erano in dieci. Alla risposta che no, non avevano da fumare, il drappello di bulli ha invitato i due ragazzini a seguirli in un posto più appartato. I due amici non potevano far altro che accettare, paralizzati dalla paura che toglieva qualsiasi tipo di reazione. Nel vicolo, sempre dalle parti di piazza Ugo Bassi, quelli hanno cominciato a perquisirli con il pretesto di verificare se avevano detto la verità: «Vogliamo vedere se davvero non avete il fumo». Ma era una messinscena: in realtà cercavano il denaro. E infatti hanno fatto tirare fuori il portafogli ai due sedicenni, e hanno preso le banconote che c’erano dentro: 50 euro da uno, 30 dall’altro. Poi li hanno scortati di nuovo in piazza Ugo Bassi, al terminal dei bus, dove li hanno lasciati. Come se non fosse successo niente, come se i due ragazzini non avessero appena fatto un salto nell’incubo, che per fortuna a quel punto è finito. Chiusa la parentesi di un sabato pomeriggio di paura per i due adolescenti, e di una storia di bullismo che da un po’ non emergeva dalle cronache. 

Il segnale 


È il segnale che non bisogna mai abbassare la guardia, che il giro di vite imposto dalle forze dell’ordine negli ultimi mesi ha fatto registrare una regressione evidente del fenomeno dei ragazzini terribili, ma l’attenzione deve restare molto alta, come dimostra l’episodio accaduto sabato. In città l’attività di prevenzione con il controllo assiduo del territorio e di repressione - coordinata dalla prefettura e messa in campo dalla Questura baricentro del servizio interforze - ha sicuramente dato i frutti sperati sbiadendo l’allarme rosso dei ragazzini terribili in città. Ma sotto la cenere covano ancora focolai di bullismo. 


Gli episodi


Nel recente passato c’erano state altre storie simili, con bulletti che prendevano di mira ragazzi più piccoli e ringhiando li costringevano a consegnare soldi, anche solo qualche spicciolo. Nel campionario di aggressioni c’è quella subita nell’aprile scorso da un minorenne avvicinato in piazza Cavour: circondato da un manipolo di giovani, era stato preso per il collo, sotto la minaccia dei coltelli gli avevano intimato di tirare fuori i soldi. Lui era riuscito a scappare ed avvisare le forze dell’ordine. A ottobre in piazza Roma una 14enne era stata accerchiata e presa a calci. E poi i giovanotti spaccatutto sui bus. A novembre era stato il presidente di Conerobus Papaveri a lanciare l’allarme per danni ingenti sui mezzi. Sedili squarciati con taglierini, scarabocchiati o incendiati. Porte prese a calci e mandate in frantumi, tergicristalli piegati e danni alla carrozzeria. Sabato l’ultimo squillo di paura in piazza Ugo Bassi, che suona da monito per tutti a non mollare le presa. I bulli sono sempre in agguato. 

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