FALCONARA - «Falconara paga già un prezzo molto alto per il suo ruolo di servizio a livello provinciale e regionale, come sindaco mi aspetto che un eventuale centro di permanenza per i rimpatri, o Cpr, venga realizzato in altri territori. Mi batterò affinché simili strutture non vengano realizzate nel comune di Falconara». Così il sindaco Stefania Signorini commenta l'ipotesi di un Cpr a Falconara.
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«Va premesso - precisa - che non sono arrivate proposte ufficiali in merito alla localizzazione di strutture per migranti nel nostro territorio, ventilate finora solo come ipotesi da parte dei media.
La stessa Silvia Ceccarelli, direttore Enac per le regioni del centro Italia, contattata dal sindaco Signorini ha specificato: «Ci sarebbero problemi di security Aeroportuale e inoltre l'area aeroportuale è data in concessione da Enac al gestore che ha già sviluppato un piano di sviluppo aeroportuale con una destinazione aeronautica».
«Quanto alla Caserma Saracini - prosegue il sindaco - è stato sottoscritto un protocollo d'Intesa con il Governo e con l'Agenzia del Demanio per ricavarne un archivio giudiziario di livello regionale. Senza contare che il sito non potrebbe ospitare una grande concentrazione di persone, dato che si troverà stretto tra la raffineria Api e il nuovo tracciato ferroviario del bypass. Oltre ad essere contraria ad un ulteriore carico di criticità sul nostro territorio, non vedo strutture adeguate per ospitare un centro di permanenza per i rimpatri. Se le Marche dovessero ospitarne uno non potrà che essere in territori diversi da Falconara».
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