Migranti, fa discutere il contenuto del decreto del 14 settembre scorso (in Gazzetta Ufficiale il 21 settembre), quello in cui si chiedere al migrante 4.938 euro per evitare 28 giorni di Cpr. Si tratta, nei piani dei ministeri dell'Interno, della Giustizia e dell'Economia, di una garanzia bancaria o assicurativa personale, chiesta però a chi nella maggior parte dei casi è nullatenente, ha dato molto spesso quello che aveva agli scafisti e arriva in Italia letteralmente senza nulla, per evitare di essere trattenuto in un Centro di permanenza per il rimpatrio in attesa della richiesta di protezione internazionale e asilo. Il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci (Pd), attacca con tweet: «Campione di cinismo, il Governo sceglie ancora una volta di fare la faccia feroce contro i migranti».
«Una tangente per la libertà»
«Chiedono 5.000 per non finire nei Cpr, una tangente per la libertà, proprio come fanno gli scafisti. Una vergogna»: conclude Ricci che è anche presidente ALI, coordinatore dei sindaci Dem.
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