FABRIANO Lo attendevano al campo sportivo di Porto Sant’Epidio, designato come guardalinee per Montegranaro - Civitanovese, uno dei derby più sentiti del campionato di Eccellenza. Ma Nabil Dahou, arbitro 27enne di origine marocchina che viveva a Fabriano, al “Ferranti” non è mai arrivato. Ieri mattina è stato trovato senza vita sotto la sua abitazione, in piazzale Roma: il volo di quasi 9 metri dal balcone al terzo piano non gli ha lasciato scampo.
La scoperta
Ad accorgersi per primo del corpo è stato un vicino, attorno alle 7.
Malascorta: «Preparato e solare, sembrava sereno»
Ieri avrebbe dovuto fare il guardalinee in Montegranaro-Civitanovese: appresa la drammatica notizia, la Figc regionale ha optato per il rinvio della partita. «Era un ragazzo solare – dice Gustavo Malascorta, vicepresidente vicario della Figc Marche ed ex presidente regionale degli arbitri – un giovane molto preparato e che sembrava sempre felice e sereno. Partecipava con continuità alle attività associative dell’Aia, ai ritiri, ai raduni. Viveva a Fabriano ma era associato alla sezione Aia di Jesi».
Mentre il presidente dell’Aia Marche, Riccardo Piccioni, si è chiuso in un doloroso silenzio, Massimiliano Rossi, responsabile della sezione jesina dell’Aia, sottolinea il carattere solare di Nabil. «Anche recentemente è stato con noi a Jesi – sottolinea Rossi – durante il banchetto informativo che abbiamo allestito alla fiera di San Settimio, nella Notte Azzurra e in tutte le manifestazioni a cui partecipavamo. Era un ragazzo buono e che sarà sempre con noi». Per questo risulta ancor più inspiegabile cosa sia accaduto a questo ragazzo intelligente e preparato, che dal mondo arbitrale e dallo sport aveva ricevuto gratificazioni e riconoscimenti.