ANCONA Ventimila mq di magazzini specializzati da realizzare alle spalle delle banchine 19-20-21, un impianto fotovoltaico capace di abbassare sensibilmente le emissioni, e spazi da offrire alla collettività per eventi, mostre e convegni. Tutto questo è Eagle, il progetto di Fritelli Maritime Group che si caratterizza come intervento di rigenerazione territoriale di un'area (ex Bunge) abbandonata da circa 13 anni nel porto di Ancona e soggetta a bonifica ambientale.
La roadmap
È passato un anno dalla posa della prima pietra del cantiere ed Fmg consegna un excursus sullo stato dell’arte che ad oggi vede l’abbattimento degli edifici per circa 80mila metri cubi totali, il riconoscimento della non contaminazione del suolo e della conseguente idoneità alla riqualificazione e recupero di varie tonnellate di materiali a scopo di riuso quali ferro, legno, carta, plastica, fibrocemento e metalli vari, e smaltimento di rifiuti quali amianto compatto, friabile e fibre artificiali vetrose.
La progettazione
I primi magazzini sono stati consegnati, i secondi saranno pronti a giugno, a dicembre 2025 si metterà la parola fine, con tanto di impianto fotovoltaico da 2,5 megawatt. «Vedere quello che i nostri ragazzi e le nostre ragazze sono stati capaci di fare in così poco tempo è per me motivo di enorme soddisfazione - dichiara Alberto Rossi, presidente di Fmg -. Ciò che sembrava impossibile a tutti oggi è realtà». La progettazione dell’opera di ricostruzione, che inizierà il prossimo aprile, è stata affidata alla società di ingegneria We Plan Group di Osimo, considerata un’eccellenza del territorio, lo stesso su cui Fmg affonda le proprie radici. «Ci stiamo preparando alla fase di ricostruzione - prosegue Rossi -, anche questo sarà un momento impegnativo e importante al quale mi auguro che tutte le parti coinvolte diano la giusta importanza e offrano il loro adeguato contributo». Con quest’opera Fmg intende rinsaldare il rapporto intrinseco tra il capoluogo e il suo porto.