Primo studente positivo al liceo Galilei: quarantena e Dad per 21 compagni di classe

Primo studente positivo al liceo Galilei: quarantena e Dad per 21 compagni di classe
Primo studente positivo al liceo Galilei: quarantena e Dad per 21 compagni di classe
di Andrea Maccarone
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Mercoledì 29 Settembre 2021, 07:00

ANCONA - Primo caso di Covid al liceo scientifico Galilei. Va in quarantena un’intera classe di 21 alunni. Mentre stamattina dovrebbe far ritorno in presenza il gruppo classe dell’Istvas sottoposto alla misura sanitaria preventiva dopo il caso di contagio riscontrato 10 giorni fa. Sembra ormai questa la nuova routine della didattica al tempo del Covid. 

I protocolli 

Tutto sommato, sia i protocolli che le linee guida generali, sembrano stiano assorbendo bene i colpi assestati dal virus. Infatti non si possono congelare del tutto le attività che, fino a un anno e mezzo fa, erano parte integrante della vita scolastica. Così riprendono anche le gite d’istruzione. Resta al momento invariato il sistema di gestione delle quarantene per i gruppi classe in cui si registrano casi di Covid. Ovvero: 7 giorni per gli studenti vaccinati, 10 per i non vaccinati. Ma al Governo si discute di rivedere quest’impostazione a favore di una misura meno restrittiva, che vada a coinvolgere solo il compagno di banco o al massimo quelli che in classe sono a distanza più ravvicinata. «Non ci sono arrivate disposizioni in questo senso - specifica Alessandra Rucci, preside del Galilei -, il gruppo classe in cui abbiamo questo caso di Covid è tutto in quarantena». «Siamo al corrente di questa ipotesi che si sta discutendo a livello nazionale - replica Francesco Savore, preside dell’Istvas - ma a tutt’oggi non abbiamo ricevuto direttive diverse da quelle diramate a inizio anno scolastico». Dunque tutti a casa, per ora, e via con la Dad. «Per evitare una certa promiscuità all’interno dell’istituto - continua Savore - applichiamo due intervalli differenziati per la ricreazione. Così da non rischiare di incorrere in assembramenti». 
Le gite
Ma in questo equilibrio, seppure precario, a cui ci si deve abituare fino al perdurare dell’emergenza sanitaria, tornano ad affacciarsi le attività collaterali che un tempo erano la normalità, come le visite d’istruzione. «Abbiamo già fatto delle uscite cittadine con le classi del biennio - afferma Francesco Maria Orsolini, dirigente del liceo artistico Mannucci - e ne stiamo progettando altre a livello regionale.

Una già a ottobre riguarda i musei della Vallesina». Si va in pullman e si sale solo muniti di Green pass. «Pallidamente si sta tornando alla normalità - commenta Alessandra Rucci - abbiamo fatto una piccola uscita dell’accoglienza ai laghetti di Portonovo, più avanti procederemo con quelle più strutturate». Ma il Green pass sui mezzi di trasporto messi a disposizione dalle ditte private rischia di creare un primo ostacolo. Infatti tra i più giovani il vaccino non ha avuto una diffusione massiccia. «E chi non l’ha fatto dovrà presentare il referto di un tampone - spiega Rucci - trovo che sia una contraddizione, in quanto agli studenti non viene richiesto il Green pass per entrare a scuola».

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