Il trasloco da via Maratta convince gli ambulanti: «Finalmente serviamo di nuovo i nostri clienti. Bene spostarci al Viale»

Il trasloco da via Maratta convince gli ambulanti: «Finalmente serviamo di nuovo i nostri clienti. Bene spostarci al Viale»
Il trasloco da via Maratta convince gli ambulanti: «Finalmente serviamo di nuovo i nostri clienti. Bene spostarci al Viale»
di Federica Serfilippi
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Mercoledì 20 Maggio 2020, 07:10

Percorsi a senso unico per accompagnare i clienti, catenelle di fronte ai banchi per mantenere la distanza di sicurezza, cartelli in bella vista che intimano il rispetto delle regole, guanti e gel disinfettante a disposizione degli utenti. Sono queste le accortezze disposte dagli ambulanti del mercato di via Maratta, tornati operativi ieri dopo oltre due mesi di stop e protagonisti del trasloco eccezionale che li ha fatti debuttare in una nuova location: il viale della Vittoria. La scelta, avallata dall’amministrazione comunale per il martedì e il venerdì, è stata dettata dalla necessità di avere più spazio per il distanziamento delle bancarelle. La soluzione è stata apprezzata dalla maggior parte dei commercianti e, considerando il via vai che s’è snodato per tutta la mattina, anche dagli anconetani.

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Il colpo d’occhio, con le bancarelle schierate in un unico lato del Viale nel tratto compreso tra via Battisti e via Rismondo, ha evocato il ricordo nostalgico – seppur in versione mini - della Fiera di San Ciriaco, quest’anno annullata a causa dell’emergenza Coronavirus. Come accaduto lunedì per il mercato del centro, sono stati gli agenti della polizia locale e gli impiegati comunali a vigilare sulla corretta fruizione della bancarelle. Quelle trasferite sono 28. «Per la scelta della location siamo soddisfatti – afferma Danilo Dichiara all’ingresso del suo banco di accessori, delimitato dalle catenelle -. Il lavoro sta riprendendo pian piano, il movimento c’è ed è un fattore positivo. Ancora le persone sono un po’ titubanti, chiedono se possono toccare la merce, se possono avvicinarsi al banco. Ma devo dire che ormai sanno come comportarsi. Riaprire dopo due mesi di stop? La sensazione è stata quella di averlo fatto per la prima volta in assoluto. Ci mancava il commercio e soprattutto il contatto con le persone». «Rispetto a via Maratta – commenta Dolores Moroncini affianco alla bancarella che espone capi d’abbigliamento – qui al Viale c’è più affluenza. Una location che ci voleva proprio per la ripartenza. Speriamo che il meteo ci assista. Riaprire è stato bello, non abbiamo trovato i segnali per terra per disporre i banchi, ma ci siamo adattati tra noi commercianti. Rispetto all’ultimo mercato fatto prima del lockdown ho visto le persone meno impaurite. Chissà che il Viale non possa essere una soluzione permanente. Magari il Comune ci facesse rimanere qui».

Per Ernesto Del Vescovo, titolare di una bancarella di abbigliamento, «riaprire è stato un po’ come il primo giorno di scuola. Ci sono state emozioni e preoccupazioni. Oltre a vendere bisogna pensare ai guanti, alla mascherina, all’igienizzazione e al resto. Ma dobbiamo conviverci. Mi ha fatto piacere sentire i clienti ringraziarci perché siamo tornati. Il mercato è vita e socialità. La situazione è dura, ma bisognava ripartire, non c’erano altre soluzioni». «Il movimento c’è – dice Stefano Palazzi (accessori e abbigliamento) – perché il Viale rappresenta la classica passeggiata. Questa location si sta dimostrando una valida alternativa. Per l’estate va benissimo, per l’inverno la vedo dura: si incanala il vento e potrebbe essere un problema».

La commerciante Anna Ausili (biancheria intima): «Il pregio di questo nuovo mercato? Il Viale.

Il difetto? Se dovesse esserci tempo brutto. È presto per dare giudizi. Questo è stato solo il primo giorno». «Tenere chiuso per due mesi è stata dura. Di movimento – afferma Marco Marcantonio (casalinghi) - ce ne è anche più che in via Maratta e le persone mi sembrano contente. Con tutto questo passeggio, il Viale potrebbe essere una soluzione valida per sempre. Se c’è tempo brutto? Non si apre». 

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