Colpito da meningite a dieci anni
Staffetta al Salesi a sirene spiegate

Colpito da meningite a dieci anni Staffetta al Salesi a sirene spiegate
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Sabato 28 Settembre 2019, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 19:14
SENIGALLIA - La corsa all’ospedale di Senigallia, il drastico peggioramento delle condizioni di salute e il trasferimento d’urgenza al presidio del Salesi con la scorta dei carabinieri a sirene spiegate. Sono gravi le condizioni di un bimbo di 10 anni che ieri mattina è arrivato al pronto soccorso di via Corridoni per una sospetta meningite batterica, patologia poi confermata dagli esami diagnostici. Il piccolo è stato subito ricoverato in una stanza isolata del reparto di Malattie Infettive e sottoposto ai trattamenti del caso. Il minore, residente e Senigallia e studente della quinta elementare, da qualche giorno presentava una sintomatologia compatibile con una possibile influenza. Ora dopo ora, però, le condizioni del bimbo sono peggiorate sempre di più. Di qui, la decisione dei genitori di portarlo giovedì sera al pronto soccorso dell’ospedale di Senigallia. Ha passato qui la notte.

 

Ieri mattina, vista la criticità del quadro clinico, è stato disposto con la massima urgenza il trasporto al Salesi di Ancona. Si è deciso di procedere con un’ambulanza. Per far avvenire il trasferimento nel minor tempo possibile, il mezzo di soccorso è stato scortato con una staffetta dei carabinieri. Fino al confine con Falconara, l’ambulanza è stata preceduta dalle pattuglie della Compagnia di Senigallia, poi sono intervenute quelle del Radiomobile di Ancona. Tutto il tragitto, compiuto lungo la statale, è stato eseguito a sirene spiegate. Attorno alle 11 c’è stato l’ingresso del bimbo al pronto soccorso del Salesi. Le analisi da laboratorio hanno confermato la prima ipotesi dei medici: il piccolo ha contratto la meningite batterica da pneumococco, un batterio meno pericoloso del meningococco che, potenzialmente, può anche essere letale. 

Le sue condizioni sono gravi, ma per fortuna non sarebbe in pericolo di vita, anche grazie alla tempestività dell’intervento per somministrare la terapia volta a contrastare il batterio. Il bimbo risponderebbe bene alle cure. Ancor prima che ci fosse la certezza del tipo di meningite, è stato attivato da parte dell’Asur il protocollo per informare della situazione le famiglie dei compagni di classe del bimbo. Le linee guida del Ministero della Salute non prevedono la profilassi per lo pneumococco, ma la terapia antibiotica è stata comunque avviata. Ha fatto sapere l’Asur ieri pomeriggio: «Sono state messe in atto azioni di prevenzione secondo il criterio della massima precauzione, offrendo con immediatezza la profilassi antibiotica ai contatti stretti del bambino, ovvero familiari e compagni di classe, attraverso un colloquio diretto con tutte le famiglie interessate». 
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