Bimba di 9 mesi morta dopo le dimissioni dal pronto soccorso. La mamma: «Uccisa da una meningite non diagnosticata»

IL dramma dopo essere stata dimessa dal pronto soccorso dell'ospedale Giovanni da Saliceto di Piacenza

Bimba di 9 mesi morta dopo le dimissioni dall'ospedale: «Uccisa da una meningite non diagnostica»
Bimba di 9 mesi morta dopo le dimissioni dall'ospedale: «Uccisa da una meningite non diagnostica»
di Mario Landi
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Mercoledì 10 Aprile 2024, 19:28

È stata la setticemia la causa della morte della bambina di nove mesi di San Fiorano (Lodi) deceduta lo scorso 29 marzo, il giorno dopo essere stata dimessa dal pronto soccorso dell'ospedale Giovanni da Saliceto di Piacenza. La procura di Lodi ha restituito ai genitori la salma dopo l'autopsia. La famiglia aveva portato in ospedale con febbre molto alta e difficoltà respiratorie la piccola che era stata rimandata a casa in nottata dopo alcune visite.

Inchiesta per omicidio colposo

La Procura, che ha aperto un fascicolo per l'ipotesi di omicidio colposo, al momento a carico di ignoti e senza indagati e ha sequestrato la cartella clinica, aveva subito disposto l'autopsia.

Proprio dall'esame autoptico, il quadro emerso ai medici legali è risultato essere quello di una sepsi e le colture sui tessuti hanno rivelato la presenza del batterio pneumococco.

 

La disperazione ella mamma

«Mia figlia è morta ad appena 9 mesi per una meningite non diagnosticata. Sarebbe bastato un effettuare degli esami del sangue in ospedale. E invece me l'hanno ammazzata», le parole disperata della mamma della bambina di appena 9 mesi morta improvvisamente la mattina del 29 marzo nella sua casa a San Fiorano, in provincia di Lodi, poche ore dopo essere stata dimessa dal pronto soccorso del Guglielmo da Saliceto di Piacenza. Secondo quanto finora emerso dall'autopsia effettuata dalla Medicina legale di Pavia, la piccola sarebbe deceduta per una sepsi da meningococco non diagnosticata.

La corsa al pronto soccorso e le rassicurazioni dei medici

«La notte tra il 28 e il 29 marzo avevo portato mia figlia al pronto soccorso di Piacenza con la febbre altissima - racconta lei al Corriere -. La mia bambina continuava a vomitare, nessuno per oltre tre ore si era preso cura di noi. Alla fine il medico l'aveva visitata, pochi istanti, solo per dirmi di non preoccuparmi e dicendomi di andare a casa. Mia figlia ora non c'è più: si sarebbe potuta salvare con un semplice esame del sangue e un antibiotico. Provo una rabbia immensa e chiedo giustizia».

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